L'intervista è a Gloria Venturini, poetessa e narratrice di Lendinara
in provincia di Rovigo.
Gloria Venturini ha ideato e
organizzato la prima e seconda edizione del Concorso Internazionale di Poesia e
Prosa, “L'arcobaleno della vita” della Città di Lendinara,
giunto alla quinta edizione, del quale è anche il Presidente della giuria.
Collabora con il Centro Studio di Torino, come giurata nei concorsi letterari.
Le sue opere sono state pubblicate in molte antologie, su siti internet, dove
ha ottenuto l'interesse dei lettori.
Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel febbraio
2003: Camminando tra i giardini
dell'anima, seguita già nel giugno dello stesso anno dalla
seconda edizione della predetta silloge poetica e da un volume antologico di racconti intitolato L'arcobaleno della vita.
Ha inoltre ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in
concorsi nazionali di
poesia, fra i quali ricordiamo, omettendo per brevità gli altri pur significativi
risultati, il primo posto al Premio del Triveneto Città di Lonigo,
il terzo posto alla quinta edizione del Premio Ungaretti,
il Primo premio per la sezione narrativa alla 3° Edizione del concorso i Fiori
2003 – Edizioni I Fiori di Campo (PV) con il racconto Ai bordi della vita e relativa pubblicazione di in libro
dall'omonimo titolo di racconti come premio, il primo posto al Premio
Internazionale Valeria di Cittaducale 2005 di Rieti
con la poesia Il cancello dell'infinito.
Per la sua poetica valga questo breve brano esplicativo di
Paolo Santato:
“Immagini, colori,
fantasie, frammenti di passato, diventano i protagonisti essenziali della
poesia di Gloria Venturini. L'autrice, spinta da un
amore profondo verso la letteratura e la poesia, con le sue opere trasmette
emozioni e riesce a fissare, con l'arte delle parole, messaggi che vanno dritti
al cuore. Coi suoi testi ci propone un viaggio nell'anima che si snoda con un
percorso dall'infanzia ad oggi. Storie che fanno vibrare le corde del cuore,
per la loro tragica ed attuale realtà, favole animate da fantastici
protagonisti che accendono sorrisi, riflessioni e pagine di diario, una
raccolta di lavori coinvolgente,
il lettore entra nelle parole sentendole proprie.
Le sue opere, non sono
astratta esercitazione letteraria, ma sublimazione
artistica della realtà della sua anima.
Gloria ci prende per mano e ci accompagna in
luoghi incantati, dove non esiste una linea di confine, tanto che “… quando nasce un bambino, Dio crea un ponte tra
cielo e terra: l'arcobaleno”, ed è per questo meraviglioso mondo di colori,
nonostante i momenti meno lieti, che ci
sorprende per la sua bellezza.”
Perché scrivi?
Scrivere per me è vita,
nel suo senso più ampio.
Scrivere e leggere sono un modo per
identificarsi con il mondo, con l'ampio spettro delle sue emozioni.
Scrivere è un
meraviglioso, doloroso e necessario cammino d'introspezione, perennemente alla
ricerca di luci e verità diverse,
arie nuove, sempre più grandi per potermi
avvicinare, anche se solo con dito, all'infinito.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Penso che il filo
conduttore delle mie opere ed il messaggio che vorrei trasmettere con le mie
parole sia la speranza.
Speranza sempre e
nonostante tutto; è il raggio di luce a cui mi
aggrappo anch'io quando l'oblio della vita e dei suoi eventi travolgono e fanno
male.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
La lettura va di pari
passo alla scrittura. E' fondamentale leggere perché ti apre la mente ed il
cuore verso altre idee e sensazioni, verso mondi diversi. Quando leggo un buon
libro, m'immedesimo nei personaggi, ecco allora che voci, suoni e colori, la
fragranza dei profumi, diventano vivi, prendono corpo nella mia immaginazione.
Sono convinta che leggere aiuta a scrivere e viceversa.
Che cosa leggi di solito?
Leggo un po' di tutto, poesia, narrativa, teatro, dipende, spazio dal
titolo che m'incuriosisce alla trama avvincente, o semplicemente perché amo il
tipo di scrittura di alcuni autori.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Frequentavo le Scuole
Medie, scrivevo brevi prose, qualche poesia, frasi buttate sul diario, appunti
di vita.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
No comment.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Mi piacerebbe scrivere un
romanzo, ma non ne ho il tempo.
Il rammarico più grande è
la mancanza di tempo per poter scrivere tutti i racconti, le favole ed i
pensieri che mi frullano nella testa. Per motivi di lavoro sono fuori
casa dieci ore al giorno ed alla sera, dopo essermi
occupata della famiglia, spesso sovviene la stanchezza e le parole rimangono
impigliate nella matita imprigionata nella mente… poi lentamente svaniscono.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
No. Mi ha aiutato nei
momenti più difficili, è stato sfogo, passione, dolore, vita, ma non ha
cambiato la mia vita.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Leggere e credere in se
stessi. Buttare giù le parole con il tocco dell'anima e rinnovarsi, migliorasi,
sempre; trasmettere emozioni intense perché provate sulla propria pelle, anche
se con l'immaginazione o la percezione. Scrivere è mettersi in gioco, è donare se stessi per
vivere.