L'intervista è a Roberto Estavio. Nato a Chieri (TO) vive
e lavora a Padova come maestro di sostegno. Ha pubblicato diversi racconti su
siti web, su giornali locali, come Il Gazzettino di Padova e Il Giornale di
Vicenza, e su
riviste letterarie, come Tam Tam,
Storie e Strane Storie.
Perché scrivi?
Per imitazione.
Ho letto dei libri molto belli ed è nata
in me la curiosità di imitarne lo stile.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Negli ultimi racconti
rivolgo il mio sguardo a persone che fanno fatica a vivere.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Assolutamente
fondamentale, bisogna leggere sempre e di tutto. La lettura, però, è un piacere,
non un dovere.
Che cosa leggi di solito?
Sono un lettore onnivoro.
Ultimamente leggo autori anglosassoni come Lansdale, Cunningham, Franzen, Elmore Leonard, noir di autori
italiani, libri di storia e storie di vita vissuta ( come “ Rivoglio la mia
vita” di Veronica De
Laurentiis)
Quando hai iniziato a
scrivere?
Verso i 30 anni.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Ho pubblicato una silloge
di racconti da un tipografo- editore che abita nel mio quartiere.
Il libro ha una bella grafica ma la distribuzione è inesistente.
Adesso dovrei uscire con
un romanzo da un piccolo editore e per ora le cose vanno bene.
In generale, comunque,
credo che i punti fondamentali siano quelli di trovare una casa editrice che ha
un buon editor e che ti garantisca una distribuzione nazionale.
Di solito questo viene fatto da una grossa casa editrice.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Romanzi che raccontino storie imprevedibili e curiose e racconti di pura
sperimentazione linguistica.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Mi ha (anche) salvato la
vita.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
- Leggere molto;
- imitare lo stile di
autori famosi;
- non frequentare le
scuole di scrittura creativa.