L'intervista è a
Cristina Bove, napoletana di nascita, ma romana di
adozione, visto che nella capitale vive da moltissimi anni. Poetessa eclettica
e sensibile, narratrice sobria e ispirata, è un vero e proprio punto di
riferimento per quei frequentatori di internet che amano la letteratura.
Perché scrivi?
Non saprei esattamente, è
come una necessità, pari a quella di leggere.
Esprimere i miei
sentimenti e le mie emozioni è un po' come un invito a visitare la mia anima…e viceversa,
quando leggo, sentirmi invitata a fare altrettanto.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Se c'è non è specificamente voluto, ma traspare perché ho delle precise
convinzioni riguardo la posizione dell'uomo nel contesto storico planetario, ed
ho il rammarico di vivere in un'epoca di rivoluzione tecnica e scientifica che
si evolve in maniera esponenziale non confortata da altrettanta evoluzione
spirituale.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Assolutamente sì!
Che cosa leggi di solito?
Di tutto, sono una
lettrice onnivora, in pratica, non posso vivere senza leggere. Prediligo saggi filosofici, argomentazioni scientifiche, poesia…
Quando hai iniziato a
scrivere?
In età prescolare, in
prima media già componevo delle rime, a dodici anni il quotidiano “Il mattino”,
di Napoli, mi pubblicò un sonetto strappacuore, però dalla metrica precisa.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Nessuno, ma mi piacerebbe
averne.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Un romanzo illustrato
inframmezzato di poesie.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
No, perché scrivo da
sempre.
Però con l'uso del PC e la
relativa possibilità di visitare siti letterari in rete ho scoperto un mondo
così vasto che mai avrei potuto immaginare.
Una gran bella cosa!
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Non penso di essere in
grado di darlo.
Vorrei che qualcuno
consigliasse me.