L'intervista è a Stefano Giannini, di cui di seguito si riporta una breve nota bio-bibliografica.
Stefano Giannini, nato a Sorbano (antico
comune poi annesso a Sarsina), è stato operaio agricolo,
lavoratore emigrante in Svizzera (dieci anni), impiegato in una fabbrica Sarsinate, infine operatore sindacale zonale della CISL,
con la quale, dopo il pensionamento continua a collaborare. Vive a Sarsina (FC), dove è impegnato anche nell'Associazione di
Volontariato AVO.
Nel 2000 ha pubblicato “Storie
e Memorie dell'Altra Romagna” e nel 2006: “Cronache, Sogni e Storie di Romagna”
per la Società
Editrice “ Il Ponte Vecchio” di Cesena.
Indirizzo mail:
stefanognn@libero.it
Perché scrivi?
Per soddisfazione e
piacere personale, oltre
che per tramandare ai nipoti e ai lettori storie strane e originali, il modo di
vivere, i personaggi e l'atmosfera periferica ed agreste dei miei luoghi e dei
miei tempi;
con le poesie anche per suscitare
riflessioni sull'esistenza.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Il messaggio, anche se non
del tutto ricercato, può essere quello di di
evidenziare la parte buona e sensibile che esiste in tutte le persone che
incontri nella vita anche se mascherata
da una spessa scorza. I miei racconti, e di più le poesie, credo trasmettono
nei lettori dolcezza, serenità e tanta speranza che va oltre questa vita.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
E' certamente essenziale,
quasi obbligatorio.
Che cosa leggi di solito?
Ho letto tanto da ragazzo
e di tutto: romanzi in genere e molti gialli “Mondadori”,
poi classici russi e francesi, oltre agli scrittori italiani come Primo Levi, Ignazio Silone, Dino Buzzati.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Nel 1992/93, dopo il
pensionamento.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Tutto sommato
discreti, avendo avuto contatti solo con un editore.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Un romanzo che sia lo
specchio dell'animo umano riflettendone ogni sensazione ed emozione, in
sostanza dove tutti i lettori possano ritrovarsi e riflettere.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Non in modo radicale, ma
l'ha resa più intensa e interessante.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Non gettare mai d'istinto
nel cestino il testo appena scritto, ma mettere tutto nel cassetto o
memorizzare nel computer, rileggendo e limando il testo con senso critico.
Credere nelle proprie
capacità e ritenere ciò che si scrive interessante anche per gli altri. Poi
pubblicare in internet nei siti di letteratura chiedendo commenti sul testo; in
seguito, tentare la pubblicazione presso editori anche a proprie spese.