L'intervista è a Pietro Sassi,
poeta marchigiano dai toni soffusi; fra l'altro, insieme con
Franca Maria Bagnoli, conduce il sito culturale Francamente (http://www.francamente.net/)
Perché scrivi?
E'
una domanda difficile. Per tanti motivi, perché mi serve ad esprimere ciò che
sento, talvolta è quasi una necessità che s'impone; perché è un modo di
comunicare con gli altri, con chi mi legge, ma soprattutto perché mi piace
riuscire a tradurre in parole, in una poesia, un mio stato d'animo. E' un
bisogno che ho sentito già da molto giovane e che, con alterne fasi, si è
consolidato nel tempo. Posso dire che per me scrivere è una necessità ed
insieme una passione.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
No,
nelle mie poesie non c'è mai, intenzionalmente, un messaggio che io voglia far giungere a chi legge. Naturalmente poi il
messaggio può anche esserci ed è ciò che ad ognuno rimane dopo aver letto una
poesia o un qualsiasi altro scritto.
Io
però parlerei di pensieri, sensazioni, emozioni, di un modo di vedere il mondo
e di sentire il rapporto con esso e con gli altri più
che di messaggio, concetto che, secondo me, non si adatta molto bene alla
poesia.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Ritengo
che leggere sia importantissimo. E' la base necessaria ed essenziale su cui poi
sviluppare stile e contenuti personali.
Lettura
ed osservazione della realtà, e quindi anche di se stessi di fronte ad essa e alla vita, sono gli elementi fondamentali della
scrittura.
Che cosa leggi di solito?
Sembrerà
strano per chi scrive poesie, ma io ho letto e leggo soprattutto narrativa, sia
i classici sia i moderni e i contemporanei.
Naturalmente
ho letto e leggo con piacere anche i poeti, Gozzano, Ungaretti, Montale, Sandro Penna, Hikmet,
la Dickinson
fra gli altri.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Ho
iniziato a scrivere molto presto, in età adolescenziale, ma è una passione che
è maturata e si è consolidata con il tempo.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Non
ho rapporti molto stretti con l'editoria, ho pubblicato soprattutto su
Internet, in siti di scrittura come www.scrivendo.it
e www.francamente.net
Non
ho mai pubblicato su carta stampata una mia raccolta di poesie, ma in
quest'ultimo periodo mi stanno arrivando delle proposte interessanti.
Alcune
mie poesie saranno pubblicate a breve in due antologie.
Che cosa ti piacerebbe scrivere?
Non
ho mai scritto un racconto e mi piacerebbe molto farlo, passare dalla poesia
alla narrativa. Chissà che un giorno, mettendoci l'impegno necessario, non riesca a fare questo passo, anche se ritengo che ognuno
nasca con delle particolari doti e forse tra le mie non c'è quella del
narratore.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
No,
mi ha aiutato in momenti particolari e difficili, ma non posso dire che abbia
cambiato la mia vita. Certamente ora non sarebbe facile per me abbandonare la
scrittura perché è diventata un momento importante della mia vita.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Non
ho molti consigli da dare, anche perché forse non ne sarei in grado. Posso
dire, però, a chi sente dentro di sé questo bisogno, a chi ha questa passione,
di metterci tutto l'impegno possibile per cercare di migliorarsi, soprattutto
leggendo, cercando di trarre da scrittori noti e meno noti quanto può essere
utile per una crescita, sia nella forma sia nei contenuti.
Nello
stesso tempo, però, a chi inizia a scrivere consiglierei di rimanere sempre se
stesso, di cercare di esprimere una visione personale e di elaborare un proprio
stile senza farsi eccessivamente influenzare ed ingabbiare da modi di scrivere
altrui, più o meno di moda.
Scrivere
comunque non è solo un piacere, ma è anche un impegno serio che comporta tempo
e fatica.