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  Intervista all'autore  »    »  Intervista a Pietro Sassi 01/05/2006
 

L'intervista è a Pietro Sassi, poeta marchigiano dai toni soffusi; fra l'altro, insieme con Franca Maria Bagnoli, conduce il sito culturale Francamente (http://www.francamente.net/)

 

 

Perché scrivi?

E' una domanda difficile. Per tanti motivi, perché mi serve ad esprimere ciò che sento, talvolta è quasi una necessità che s'impone; perché è un modo di comunicare con gli altri, con chi mi legge, ma soprattutto perché mi piace riuscire a tradurre in parole, in una poesia, un mio stato d'animo. E' un bisogno che ho sentito già da molto giovane e che, con alterne fasi, si è consolidato nel tempo. Posso dire che per me scrivere è una necessità ed insieme una passione.

 

 

Alla base di tutte le tue opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?

No, nelle mie poesie non c'è mai, intenzionalmente, un messaggio che io voglia far giungere a chi legge. Naturalmente poi il messaggio può anche esserci ed è ciò che ad ognuno rimane dopo aver letto una poesia o un qualsiasi altro scritto.

Io però parlerei di pensieri, sensazioni, emozioni, di un modo di vedere il mondo e di sentire il rapporto con esso e con gli altri più che di messaggio, concetto che, secondo me, non si adatta molto bene alla poesia.

 

 

Ritieni che leggere sia importante per poter scrivere?

Ritengo che leggere sia importantissimo. E' la base necessaria ed essenziale su cui poi sviluppare stile e contenuti personali.

Lettura ed osservazione della realtà, e quindi anche di se stessi di fronte ad essa e alla vita, sono gli elementi fondamentali della scrittura.

 

 

Che cosa leggi di solito?

Sembrerà strano per chi scrive poesie, ma io ho letto e leggo soprattutto narrativa, sia i classici sia i moderni e i contemporanei.

Naturalmente ho letto e leggo con piacere anche i poeti, Gozzano, Ungaretti, Montale, Sandro Penna, Hikmet, la Dickinson fra gli altri.

 

 

Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere molto presto, in età adolescenziale, ma è una passione che è maturata e si è consolidata con il tempo.

 

 

I tuoi rapporti con l'editoria.

Non ho rapporti molto stretti con l'editoria, ho pubblicato soprattutto su Internet, in siti di scrittura come www.scrivendo.it e  www.francamente.net

Non ho mai pubblicato su carta stampata una mia raccolta di poesie, ma in quest'ultimo periodo mi stanno arrivando delle proposte interessanti.

Alcune mie poesie saranno pubblicate a breve in due antologie.

 

 

Che cosa ti piacerebbe scrivere?

Non ho mai scritto un racconto e mi piacerebbe molto farlo, passare dalla poesia alla narrativa. Chissà che un giorno, mettendoci l'impegno necessario, non riesca a fare questo passo, anche se ritengo che ognuno nasca con delle particolari doti e forse tra le mie non c'è quella del narratore.

 

 

Scrivere ha cambiato in modo radicale la tua vita?

No, mi ha aiutato in momenti particolari e difficili, ma non posso dire che abbia cambiato la mia vita. Certamente ora non sarebbe facile per me abbandonare la scrittura perché è diventata un momento importante della mia vita.

 

 

Qualche consiglio per chi ha intenzione di iniziare a scrivere.

Non ho molti consigli da dare, anche perché forse non ne sarei in grado. Posso dire, però, a chi sente dentro di sé questo bisogno, a chi ha questa passione, di metterci tutto l'impegno possibile per cercare di migliorarsi, soprattutto leggendo, cercando di trarre da scrittori noti e meno noti quanto può essere utile per una crescita, sia nella forma sia nei contenuti.

Nello stesso tempo, però, a chi inizia a scrivere consiglierei di rimanere sempre se stesso, di cercare di esprimere una visione personale e di elaborare un proprio stile senza farsi eccessivamente influenzare ed ingabbiare da modi di scrivere altrui, più o meno di moda.

Scrivere comunque non è solo un piacere, ma è anche un impegno serio che comporta tempo e fatica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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