L'intervista
è a Beatrice Zanini.
Così parla di sé:
Sono Beatrice Zanini, conosciuta anche
come Marbe. Nasco a Verona, città che adoro, e qui ho
dato inizio alla mia vita.
Dopo gli studi mi sono sposata...e
come tante altre donne ne sono uscita devastata…
Il lavoro nel sociale mi ha sempre tenuta impegnata. Ho
lavorato con diverse utenze, fino a quando per motivi di salute sono stata
costretta ad abbandonare.
Sopravvissuta a me stessa più di una volta, ho deciso di
lasciarmi guidare da questo nuovo sentire, che è la poesia.
Sono presente da un anno sul sito Poetare.it
Da qualche settimana curo un blog personale su splinder:
"Tracce d'infinito"http://beamarbe.splinder.com/
Grazie all'iniziativa di Cristina Bove, sono anch'io
tra le voci dell'antologia Il Giardino dei poeti.
Perché scrivi?
Scrivere è diventata per me un'esigenza. Un modo per interagire in
primis con me stessa, l'altra parte di me che ancora non conosco fino in
fondo. Sento la necessità di raccontarmi, di creare un equilibrio
tra il mio sentire e l'ambiente che mi circonda.
Alla base di
tutte le tue opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
Io scrivo per me stessa, ma non escludo il piacere di
mettermi a confronto e il condividere con gli altri.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Sì, leggere è fondamentale. L'apprendere attraverso la lettura,
aiuta a migliorare il pensiero tradotto in
parole...ci fa crescere,
Con l'opportunità di confrontarci anche attraverso Le storie
degli altri.
Che cosa leggi di solito?
Attualmente leggo un po' di tutto, ma prediligo in maniera
assoluta la poesia e letteratura in genere.
Mi affascinano anche i romanzi e qualche libro giallo.
Testi di psicologia e nozioni di medicina.
Da qualche tempo ho ripreso a leggere la Bibbia, i salmi in
modo particolare.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Ho iniziato a scarabocchiare qualcosa da giovanissima ( ma
credo sia una tendenza adolescenziale).
Poi la mia vita ha preso altre strade, molto tortuose
direi…
Da circa un anno, in seguito ad un grave problema di salute
che mi ha costretta anche a lasciare il lavoro, ho
sentito il desiderio di riaffacciarmi alla vita attraverso questo
strumento bellissimo che è lo scrivere.
Sì perché stavo per andarmene… Ed invece eccomi qua, ho resistito e
ora faccio della mia passione
un aggancio speciale tra me e la sorte
che mi sfida continuamente.
I tuoi rapporti con
l'editoria?
I miei rapporti con l'editoria...beh ora che il lavoro non
vincola i miei interessi, credo che ne approfitterò
per leggere di più.
Che cosa ti
piacerebbe scrivere?
Mi piacerebbe continuare a scrivere poesie, ma...ho
anche un sogno nel cassetto…chissà magari un giorno riuscire a raccontare
la mia storia su carta.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Sì scrivere ha dato una svolta alla mia vita frammentata.
Un input importantissimo che mi
aiuta ogni giorno e che ogni giorno mi mette in discussione..
Ora sono in ascolto. E mi lascio guidare dalla voce che scalcia
dentro di me.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di scrivere.
Consigli? Non amo dare consigli… io faccio riferimento a quello
che è accaduto in me.
Non è che si abbia intenzione di scrivere, è un qualcosa
che scatta dentro all'improvviso, niente di
premeditato, una specie di chiamata. Quello che so adesso, per quel che mi
riguarda, è di lasciare in qualche modo traccia di me.
Ma non per dimostrare agli altri, ripeto, per pura mia
necessità, un viaggio attraverso me stessa alla ricerca dell'armonia e
dintorni.