Intervista
a Gabriel Impaglione, autore della silloge poetica “
Spiegazioni con mare e altri elementi “, edita da UNI Service.
Ciao Gabriel, è recente
la pubblicazione del tuo ultimo libro di poesie “Spiegazioni con mare e altri
elementi”.
Ci vuoi dire di cosa si
tratta?
Che messaggio intendi
lanciare con quest'opera?
E' un libro marinaio, di
versi semplici, abbondanza di immagini che ci affratellano nelle essenze
proprie dell'essere umano.
Marinaio, anche perché
questo habitat è fonte di vita che ci fa possibili, e perché percorrerlo è la
vita.
Dico, guardare noi stessi
e anche gli altri, i loro occhi. Marinaio perché nel suo respiro si sente il
desiderio di arrivare a porti amati e porti ignoti.
L'amore è la nave, dove
sono mia moglie, i figli, gli amici, i ricordi della patria lontana, lo stupore
dei nuovi paesaggi.
Giovanna è anche timone e
vela, scia, chiglia.
E anche l'indignazione di
fronte all'ingiustizia nel mondo, di fronte all'abuso col quale i potenti del
mondo umiliano popoli interi.
Una costante nella mia
poesia, che respira questa necessità di dire “ciò che succede”; dunque a volte
l'attitudine al compromesso sociale nel tessuto poetico blinda le parole,
nasconde sotto questa armatura di indignazione l'essenza poetica. Elemento
soggettivo, d'altra parte, La poesia necessaria si nutre dell'abbondanza di
realtà. E' necessario sollevare anche la poesia come ferramenta del cambio,
come arma di futuro in pace.
C'è un filo conduttore che
unisce geografie interiori ed esteriori e il campo dei significati marini trova
qualche risposta, luoghi che terminano offrendo l'anima del libro.
Esiste un forte lavoro con
la metafora, dà un significato nuovo alle parole e tesse versi e poesie, a
volte magicamente, a volte con la durezza con la quale ci coinvolge il
quotidiano.
Nelle sue spiegazioni c'è il messaggio, che è un messaggio ampio, universale, dove l'amore si
alza come bandiera, dove il desiderio di un mondo per tutti si annuncia senza
respiro, dove la contemplazione delle cose semplici ci meraviglia, dice
all'udito che vale la pena di vivere.
L'edizione della UniService (Trento) è bellissima, il lavoro di Michelangelo
Sebastiani, suo direttore, è stato così accurato che
dà tanta voglia di affrontare l'edizione di un libro, sentendosi appoggiati,
sentendosi fratello dell'editore. Questo, per un autore, è molto importante.
Dice la sua anche Emilio
Reato, con l'opera “caja de peces”
che illustra la copertina e che il valido artista argentino e caro amico ha
ceduto per la sua pubblicazione.
Credo che questo
“Spiegazioni con mare” (bilingue) abbia mosso un passo in più rispetto a Carte di Sardinia.
E credo anche che mi abbia insegnato a vedere gli ostacoli che sicuramente
nel prossimo libro potrò superare solamente con più lavoro e sapendo che incontrerò
nuove sfide.
Che progetti hai in
corso, ovviamente limitati al campo letterario?
Scrivere, scrivere e
scrivere. Dico: lavorare, lavorare e lavorare.
Non potrei fare altra
cosa.
A volte la casualità ci dà
una mano e ci mette di fronte a possibilità spesso sognate, ma è più
appropriato pensare che le concretezze sono il
prodotto dell'impegno ostinato nei progetti.
Questo è: progetti E
tanti! Non solo nuovi libri.
Con Giovanna stiamo
terminando un libro di narrativa scritto a quattro mani che editerà quest'anno
il nostro amico spagnolo Fernando Perez Poza.
Posso sottolineare il
lavoro che stiamo realizzando con Tito Alvarado e
altri poeti latinoamericani coi quali integriamo il Comitato di Appoggio
Internazionale al Festival di Poesia dell'Havana, impegnati
con l'organizzazione della lettura simultanea mondiale “Parola nel Mondo” che
si realizzerà lunedì 28 maggio in molte città del pianeta (Roma, Bologna e Lanusei per l'Italia).
Sarà una giornata di festa
poetica a partire dalle h. 17.00
in Recife, Buenos Aires, Valparaiso, Malaga, San Salvador, Gaza, Bucarest, Trujillo, Moron, Lijan, Cochabamba, Bruxelles,
Porto Alegre, Bucaramanga,
Vancouver, Ramala, San Josè de Ciosta
Rica, Mexico, Guanajuato, Bogota,
Lima, Montreal, Paris, etc.,
dove centinaia di autori si riuniranno per leggere poesie in concomitanza con
l'apertura del Festival di Cuba. Un'ora dove la poesia verrà
citata in diverse latitudini per annunciare la fraternità nell'arte, nella
parola. E sicuramente la possibilità di lavorare in nuove edizioni di Parola nel Mondo per raggiungere
l'obiettivo (utopico?) che in futuro nella maggioranza del pianeta, quel
giorno, si legga poesia, senza differenze di nessun genere, con profondo
impegno nella poesia, semplicemente.
Siamo in pieno lavoro con
le riviste. Isla Negra, che sta superando i tremila
abbonati arriva a più di diecimila lettori in tutto il mondo, raggiungerà tra
poche settimane la sua centesima edizione. Riconosciuta dall'Unesco, si è trasformata grazie a lettori e collaboratori
in una delle pubblicazioni di poesia più importanti in lingua spagnola.
Isola Nera, che dirige
Giovanna, pure cresce a passo forte e così stiamo pubblicando autori italiani e
di altri paesi, facendo un interessante lavoro di traduzione di poeti latinoamericani
in italiano.
Ciò serve per promuovere
la lingua di Dante in quelle nazioni e l'opera degli altri poeti in Italia.
Si tratta quindi di
un'interagire culturale dal quale non ci si può che aspettare cose
meravigliose.
In questo senso anche Isola
Niedda, la versione in lingua sarda, dà un passo in
più in questo impegno d'integrazione e somma la lingua dell'isola alle versioni
tradotte da Giovanna dalle opere poetiche del mondo hispano.
Non si vede spesso questo lavoro nelle pubblicazioni poetiche. Abbiamo tradotto
tantissimi poeti dell'america latina. Siamo orgogliosi di
tanto sforzo e felici.
Il prossimo passo sarà
editare in versione cartacea Isla Negra per
distribuirla gratuitamente tra la gente, per avvicinare alla poesia o per
ritornarla alla gente.
Dipendiamo da
sponsorizzazioni in termini economici; non è facile, però non perdiamo le
speranze. Inoltre effettuiamo letture, non solo in Sardegna, ma anche nel resto
d'Italia; contiamo inoltre di poter rispondere agli inviti che abbiamo ricevuto
da diverse città europee, dove per fortuna la nostra opera è arrivata trovando
buoni sostenitori.
In questo momento io e Giovanna stiamo presentando uno spettacolo letterario
insieme a Franca Pani (ballerina) e Natale Murru
(musicista). Si chiama “Dei Versi” e ha ottenuto un'eccellente critica in ogni
rappresentazione. Leggiamo la nostra opera in italiano, in sardo e in spagnolo,
una forma diversa per avvicinare la letteratura alla gente e che pensiamo di
portare in giro per l'Italia durante quest'anno.
Continuiamo con i
laboratori creativi che stiamo mandando avanti in Sardegna e che sono incontri
meravigliosi con gente amante della letteratura, che vuole provare a scrivere e
condivide generosamente il tempo con noi, settimanalmente, per abbracciare la parola,
giocare, riflettere, imparare l'uso delle tecniche che rendono possibile un
verso, un paragrafo, il dire qualche cosa con bellezza.
Mentre altre cose arrivano
e si sommano a tanta voglia di fare cultura, sono preoccupato per la mancanza
di risposte alla concessione dei benefici della Legge Baccelli per Giovanna.
Sappiamo che la pratica sta nella scrivania di Rutelli,
attendendo la sua approvazione. Si sono
mobilitati scrittori di tutto il mondo, gente di cultura, lettori, docenti,
tutti in favore di Giovanna, però ancora non c'è risposta. Sembra che le due nominations al Nobel, le sue opere, la situazione economica
non siano ancora sufficienti per decidere un beneficio che merita non solo per
la sua onesta intellettuale e il suo impegno per la letteratura. Questa
provvidenza sarebbe la soluzione a tante incertezze, consentendo la serenità
indispensabile per affrontare tanti altri progetti che non sono altro che
sforzi, impegni, lavori nella moltiplicazione della dinamica culturale, della
lettura, dell'amore alla parola.
Da ultimo, in questi
giorni uscirà il bando della seconda edizione del Premio Letterario
Internazionale Isola Nera, che ha avuto un eccellente livello di partecipazione
nella passata edizione.
Quest'anno verrà dedicato solo alla Poesia e avrà come primo premio la
pubblicazione di un libro.
Grazie, Gabriel, per le
risposte, esaurienti e appassionate, con l'augurio che questa tua ultima
silloge possa avere il successo che si merita e che tu e Giovanna possiate
concretizzare i numerosi e interessanti progetti di cui ci hai parlato.