Gioia!
-
Annie Vivanti – FVE – Pagg. 192 – ISBN
9788894516067
– Euro 16,00
Riscoperta
una originale silloge della scrittrice amata dal poeta
Annie
Vivanti, la”Gioia!” che conquistò il Carducci
Otto
racconti di un’autrice Che Lidia Ravera considera modernissima,
vicina al fascismo e finita al confino
Molti
editori, di questi tempi, si vanno occupando di vite femminili famose
nel passato e quindi sapientemente riproposte alla curiosità
del lettore.
FVE
Editori ci fa leggere con interesse “Gioia!” di Annie
Vivanti (pp.184, euro 16), sapientemente prefato da Lidia Ravera.
Annie
Vivanti è stata molto amata dalle nostre madri, ma il
trascorrere del tempo non ha tolto alla sua scrittura lo smalto di
allora. In questa silloge incontriamo un tormentato scambio
epistolare tra uno scultore e una poetessa, una Vigilia di Natale
inaspettata, una storia d’amore capovolta perché
comincia dalla fine, un potere che diventa una condanna, lo
spiazzante incontro con un serial killer, il destino di due sposi in
mano a una formica, un ammonimento su ciò che si desidera e un
ritratto dell’uomo Carducci dietro al poeta.
Otto
racconti percorsi da colpi di scena, espressi nello stile esuberante
e ironico che appartiene a questa fantasiosa autrice.
Lidia
Ravera, acutamente si chiede come sia possibile che tutto questo
consapevole brio, tutta questa modernissima leggerezza appartenga ad
una scrittrice vissuta nei primi decenni del secolo scorso una
ragazza del 1886.
Non
ci stupisce dunque che abbia fatto innamorare Giosué Carducci,
lei ventiquattrenne, lui cinquantacinquenne.
Apprendiamo
ancora dalla Ravera come l’autrice fosse Annie Chartrres
Vivanti nel Regno Unito, maritata con John Chartres, attivista di
Sinn Fein, il movimento indipendente irlandese, impegnato nella lotta
di liberazione dall’ Inghilterra. E fosse invece Annie Vivanti
in Italia, dove si affiancò a Mussolini e al Fascismo. Proprio
lei che dal Fascismo nel 1941 viene mandata al confino perché
nata comunque nella “Perfida Albione”. E fu lo stesso
Mussolini a intervenire per salvarla.
Ebbe
la gioia di una figlia prodigio, violinista a sette anni, quindi di
fama internazionale. Figlia che si suicidò 48enne nel 1941.
Annie morì un anno dopo della figlia.
Annie
ebbe dunque gioie e dolori macroscopici.
La
silloge dei racconti contenuti in “Gioia!” non ha perso
di freschezza e attrarrà allo stesso modo i lettori di allora
come quelli di oggi.
Grazia
Giordani
|