Le
ali spezzate – Khalil Gibran – BUR –
Pagg. 109 – ISBN 9788817022200
– Euro 9,00
L’infelicità
dei poeti
Lungo
racconto o romanzo breve che sia, questo testo in prosa del celebre
autore libanese naturalizzato statunitense Khalil Jibran, vissuto tra
Otto e Novecento, si rivela una vera sorpresa e un piccolo gioiello,
la cui pubblicazione risale a poco più di un secolo fa.
La
storia narrata trova ambientazione nella stessa terra natale di
Jibran (ma a Beirut, per l'esattezza) e non è da escludere che
nell'io narrante del giovane protagonista si possa celare qualche
risvolto dal sapore autobiografico.
Una
prosa intensa, di notevole profondità e anche molto poetica
che pone al centro della narrazione l'amore, quel sentimento che
d'improvviso apre gli occhi e sfiora l'anima, aprendo una nuova fase
della vita e ponendosi nel contempo su un piano di straordinarie
purezza e spiritualità.
Affascinante
il personaggio di Salma, donna di grande bellezza e nobiltà di
spirito, nonché di estrazione sociale elevata, che ben incarna
la figura femminile (vicino) orientale inchiodata a un destino di
sacrificio; il libro, pertanto, in modo non trascurabile, mette
l'accento sulla condizione della donna all'interno della societa
dell'epoca di Jibran, società - si ricordi - sia islamica che
cristiana.
Epilogo,
come prevedibile, tutt'altro che lieto, nel quale gli obblighi di
classe e la fredda logica del mercanteggiare, se così lo si
vuol definire, finiscono per imporsi spezzando per sempre le ali di
chi aveva iniziato a spiccare un volo di felicità.
Per
quanto mi riguarda, ho di gran lunga preferito queste pagine a quelle
ben più famose de "Il profeta", opera successiva
datata 1923.
Non
so se il volumetto de "Le ali spezzate" risulti ormai fuori
catalogo, ma dovrebbe essere ancora possibile reperirlo, oltre che
attraverso il prestito bibliotecario naturalmente, sul mercato
dell'usato, magari proprio nella vecchia edizione (a mio parere
discreta) dei tascabili economici della Newton & Compton dei
primi anni Novanta. Una lettura che ho amato e che consiglio.
“[…]
i poeti sono persone infelici poiché, per quanto il loro
spirito si elevi, saranno sempre racchiusi in un involucro di
lacrime.”
Laura
Vargiu
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