Tutto
il tempo sul petto. Poesie (2006 – 2021)
– Carla De Angelis – Fara – Pagg. 240
– ISBN 978-88-9293-025-4
– Euro 15,00
Il
libro di Carla
De Angelis comprende
tutte le poesie che l’autrice ha composto negli anni che vanno
dal 2006 al 2021. Il titolo dell’intera opera, Tutto
il tempo sul petto, è
lo stesso della sesta raccolta, l’ultima, che comprende
soltanto dieci poesie. Si tratta di sei raccolte, alcune più
lunghe, altre più brevi, il cui filo conduttore è
unicamente il suo sguardo, sempre attento e profondo, sulle persone,
sulla natura, sulla vita e il suo senso, che spesso scappa allo
sguardo distratto dell’uomo.
Ed
è proprio questo urgente bisogno di provare a capire che porta
Carla a mettere subito sulla carta i pensieri del momento, le
riflessioni, le esperienze, i ricordi e le nostalgie, e
indirettamente, dunque, i suoi stati d’animo, quelli sereni e
quelli dolorosi. Appunti che poi lei sottopone al suo rigoroso
controllo sulle parole, adattandole a ciò che lei veramente
intende dire, e riducendole spesso all’essenziale. in modo tale
che pensiero e parola fermata sulla carta si avvicinino l’uno
all’altra il più possibile, lavoro questo, per ogni
poeta, credo, estremamente difficile.
Il
risultato è, secondo il mio parere, di grande valore, perché
ogni parola, ogni verso, ogni testo appare profondamente denso di
contenuto, perché la ricchezza sta in Carla, in ciò che
lei vuole dire e condividere. Talvolta il suo pensiero è un
po’ difficile da decifrare, perché il suo è un
dire e un non dire, non so se per libera scelta o perché pensa
che tutto sia già chiaro. Ma questo niente leva alla bellezza
dei versi, perché anche un testo non del tutto capito è
capace di coinvolgere profondamente per lo stile, l’armonia, la
profondità dei contenuti, dunque, la sua poetica.
I
suoi versi possono essere carezzevoli, suggestivi, delicati,
affettuosi, ma talvolta anche duri, perché il dolore lo è,
quello autentico e incisivo, ma sempre intensi e coinvolgenti, capaci
di penetrare a fondo nel cuore di chi legge. Versi che non si
dimenticano.
Sono
numerosi i temi trattati da Carla nelle sue poesie, tra questi,
l’amore per la figlia Roberta, il dolore, spesso presente ma
sempre contenuto, il sonno e i sogni, l’infanzia, i ricordi, il
passare del tempo, la quotidianità, gli amici, che talvolta
non ci sono più; e poi, il mare, molto amato dall’autrice,
il cui nome ritorna anche nei titoli di alcune raccolte, e ancora, i
suoi gatti, compagni silenziosi ma fedeli dei momenti in cui si
ritorna a casa, nido che accoglie e riscalda. E poi c’è
l’amore per la natura, per tutto l’universo, perché
Carla sa che noi siamo ben piccola cosa al suo interno, per quanto
importanti. E per ultimi, certamente non meno importanti, l’amore
per l’umanità, soprattutto quella più fragile e
più esposta alle sofferenze, e la ricerca continua di Dio.
Le
sue poesie possono nascere in qualsiasi momento della giornata:
mentre lavora o è per strada, mentre guida per le vie della
sua meravigliosa città, oppure mentre va a fare la spesa.
Tutto, intorno a lei, può essere stimolo per una nuova idea,
che poi diventa un appunto, e infine lettere che vanno a formare
parole, e poi parole che diventano versi densi di significato e di
vita vissuta.
Carla
racconta il presente ed ugualmente il passato, compiendo anche ampie
capriole che la portano dall’oggi a tempi anche molto lontani.
Lei, da quel che si può intuire, è uno spirito libero,
anche la sua poesia, quindi, non può che essere libera di
volare. Difficile trattenerla. Eppure, accanto c’è
sempre l’autrice che le indica il percorso, senza mai
mortificarla.
Apprezzo
molto questa raccolta di poesie, testi che, come lei stessa dice, non
seguono nessun ordine, l’unica regola che l’autrice si dà
sta nel suo ordine interiore. Quel testo viene collocato lì
perché ritiene che quello sia il suo posto; la guida per il
lettore, se così si può dire, sta invece nella sua
profonda sensibilità, nella scelta delle parole, nel ritmo e
nell’armonia che con esse riesce a costruire.
Mi
sento di dire alle tante persone sensibili che, per fortuna, vivono
in questa nostra società allo sbando: “Leggete questo
bel libro, scoprirete in esso molto di voi stesse.” Grazie,
Carla.
Piera
Maria Chessa
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