Mendel
dei libri – Stefan Zweig – Adelphi –
Pagg. 53 – ISBN 9788845922749
– Euro 7,00
Un
mondo al tramonto
Una
bellissima novella, questa dello scrittore austriaco Stefan Zweig
(1881-1942), pubblicata nel 1929.
E
bellissimo appare subito il protagonista di questo prezioso
libriccino: Jakob Mendel, un bibliomane di origine ebraico-galiziana
che, quand'era ancora ragzzo, aveva abbandonato lo studio da rabbino
per stazionare fedelmente, per oltre trent'anni "tutti i giorni
da mane a sera", a un tavolo del Caffè Gluck, vecchio
locale della Vienna asburgica che, al pari dell'antico impero, dopo
la grande guerra del '14-'18 subì uno stravolgimento generale
non soltanto negli arredi e nella tappezzeria.
Poche
decine di pagine davvero straordinarie in cui l'autore immortala un
personaggio indimenticabile nella propria unicità, rievocato
dalle parole di un io narrante che riapproda al caffè in
questione a distanza di due decenni per pura casualità in una
giornata di pioggia improvvisa. Un mondo, quello del vecchio ed
eccentrico Mendel che viveva per i suoi libri, tramontato per
sempre.
"[...]
cauto e delicato, cominciava a sfogliare con immenso rispetto la
rarità, pagina dopo pagina. Nessuno poteva disturbarlo in un
momento simile, così come non è consentito disturbare
un vero fedele in preghiera, e in effetti il suo osservare, toccare,
odorare e soppesare, ciascuno di quei singoli gesti aveva un che di
rituale, ricordava la sequenza degli atti regolati dal culto in una
cerimonia religiosa."
Una
storia drammatica, struggente e affascinante che sa proprio di
un'altra epoca, ricordandoci che "i libri si fanno solo per
legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e
difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la
caducità e l'oblio."
Da
leggere, consigliatissimo!
Laura
Vargiu
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