Le
regole della casa del sidro – John Irving –
Bompiani – Pagg. 688 – ISBN 9788845296550
– Euro 15,00
Le
regole della casa del sidro è un libro che induce
inevitabilmente alla riflessione.
Romanzo
di formazione, è incentrato sulle regole, regole imposte
nell’orfanotrofio dove il protagonista nasce e cresce, regole
imposte dalla società: a Homer Wells gli viene insegnato
le basi delle pratiche di aborto, pratica usuale nell’orfanotrofio
nonostante illegale nel Maine nel periodo narrato; regole nella
casa del sidro scritte dai bianchi perché vengano rispettate
dai neri per il quieto vivere.
Regole
che per quanto imposte non sono mai rispettate nella totalità
perché solo la vita può decidere per noi e, in alcune
situazioni, violare le regole può aiutare a vivere una vita
degna di essere vissuta.
Irving
induce a molte riflessioni, ci narra la vita di Homer dalla nascita
fino al ritorno, da adulto, a Saint Cloud, ed è proprio
attraverso Homer che l’autore ci mostra le sfumature delle
azioni dell’essere umano e di quanto non sia possibile
giudicare ciò che è bene e ciò che è male
nelle azioni altrui.
Né
“Le regole della casa del sidro” gli argomenti narrati
non sono facili da trattare soprattutto nella parte morale: come
l’aborto, oggi non più illegale in molte parti del
mondo, eppure divide il pensiero comune, eppure chi si avvale della
facoltà di scelta viene additato e giudicato. La scelta di una
donna di abortire deve essere indipendente dal giudizio altrui, la
divisione tra ciò che è bene e ciò che è
male dovrebbe sovrastare l’idea, ancora oggi come ieri, ci si
possa mettere nelle mani di ciarlatani che sfruttano il malessere
altrui solo per un tornaconto economico. Irving non inneggia l’aborto
ma ne denuncia i rischi se fatto in modo illegale e incita il diritto
di scelta.
La
casa del sidro è un luogo che ti rimane nel cuore, dove i
personaggi che vi abitano sono persone coraggiose, dove le scelte
portano a dei cambiamenti importanti, dove le storie si articolano in
più storie, un incastro di esperienze dove i personaggi che
abitano il libro risaltano con il proprio carattere emotivo dettato
dalle esperienze del proprio vissuto.
La
narrazione è lenta ma lineare, Irving tratteggia alla
perfezione tutti i personaggi e il lettore non puoi fare a meno di
affezionarsi a ognuno di loro, soffrendo e gioendo delle loro
emozioni.
Un
libro che consiglio di leggere e rileggere perché ogni volta
se ne trae un insegnamento nuovo.
Katia
Ciarrocchi
www.liberolibro.it
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