L’ablazione
– Tahar
Ben Jelloun – Bompiani – Pagg. 106 – ISBN
9788845275999
-
Euro 15,00
“Una
vita nuova è possibile”
Pubblicato
nel 2014, “L’ablazione” è un breve romanzo
in cui lo scrittore maghrebino Tahar Ben Jelloun affronta con
disinvoltura e franchezza di linguaggio che gli sono proprie un tema
di certo non semplice da trattare: il tumore alla prostata e la
rimozione di quest’ultima, con tutte le conseguenze che ciò
comporta.
“Ablazione,
s.f. - Asportazione chirurgica parziale o completa di un organo…
Togliere, tirar fuori, sottrarre, al fine di eliminare la malignità
del male, curare e godere delle conseguenze. Dopo, sarò un
uomo senza qualcosa. Un uomo un po’, un pochino ridotto. Ma
non si vedrà. […]”
L’autore
racconta la vicenda del protagonista, un matematico affermato,
dietro sua espressa richiesta, dopo aver preso parte alla vita del
paziente, ascoltandolo, accompagnandolo in ospedale e
familiarizzando così con gli ambienti sanitari da lui
frequentati. Verità o pretesto narrativo che sia, il
risultato è un libro assai diretto, ma non scandaloso, che si
addentra anche in riflessioni di grande profondità. La penna
di Ben Jelloun, sebbene stavolta si allontani dalle consuete
questioni maghrebine, si conferma abile a tratteggiare un
personaggio convincente, coinvolgendo il lettore sin dalle prime
pagine attraverso la voce di un io narrante che non risparmia i
dettagli degli esami medici più imbarazzanti o di atti
sessuali pre e post intervento chirurgico.
La
narrazione si addentra nei pensieri più intimi, espone timori
e preoccupazioni di un uomo che, all’improvviso, si vede
costretto a fare i conti con la poco piacevole esperienza del cancro
e ad adattare di conseguenza a essa la propria vita, intima e non
solo. La depressione si va viva anch’essa senza preavviso,
così pure un terribile senso di vergogna si fa strada nella
mente condizionando i rapporti con gli altri; ogni risvolto
psicologico della questione viene analizzato con attenzione. Niente
viene tralasciato da Ben Jelloun. E così, tra erezioni
mancate e una sessualità diversa e ridimensionata rispetto a
quella vissuta in passato, il protagonista giunge alla
consapevolezza che pure “la vita senza libido è vita”
e “una vita nuova è possibile”, senza più
farne un dramma.
Un
romanzo, questo, che parla anzitutto di tumore, di intimità
maschile e in un certo qual modo pure di sentimenti. Tahar Ben
Jelloun, con la sua consueta scrittura garbata e accattivante, ci
offre una lettura tutt’altro che pesante né volgare. Da
leggere, seppur – a mio parere – non come primissimo
avvicinamento a questo autore.
Laura
Vargiu
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