E´
flebile la mia voce e altre poesie - Anna Achmatova -
Via del Vento - Pagg. 48 - ISBN 9788862261227
- Euro 4,00
La
poesia immortale di Anna Achmatova
Quello
di Anna Achmatova è uno dei grandi nomi della letteratura russa del
secolo scorso, nonché di quella a livello internazionale. La sua
poesia, così autobiografica e pregna di dignitoso dolore, conduce
nelle ferite profonde inferte alla Russia dal regime sovietico. Lei
stessa - come moglie, madre e artista - patì in prima persona
l'oppressione della terribile epoca staliniana.
Nata
presso la città di Odessa nel 1889, l'Achmatova, di nobili origini
familiari ed estremamente colta, si mosse in seno al movimento
letterario russo acmeista insieme al marito Nikolàj Gumilëv, padre
del suo unico figlio, Lev, e giustiziato nel 1921, tre anni dopo la
loro separazione. La vita familiare dell'Achmatova sarà segnata
anche da altri arresti e detenzioni (anzitutto, quelli del figlio
negli anni Trenta); malgrado la lunga censura, il trasferimento in
Uzbekistan durante il secondo conflitto mondiale e le gravi
difficoltà economiche (era stata privata della tessera alimentare)
non lasciò la patria, vedendosi "riabilitata" soltanto a
partire dalla metà degli anni Cinquanta. La morte giungerà nel
marzo del 1966.
Questo
bellissimo volumetto delle Edizioni Via del Vento, a cura e
traduzione di Paolo Galvagni, era già stato pubblicato nel 2012; in
anni recenti ne è stata proposta una nuova edizione ampliata che si
rivela una pubblicazione di gran pregio che conquista il lettore,
ponendosi eventualmente come ottimo punto di partenza per scoprire
l'autrice in questione, la cui voce, per quanto flebile, è ben forte
e vive ancora.
I
versi dell'Achmatova, diretti e di efficace concisione, testimoniano
un lungo, travagliato percorso; da essi emergono vivide immagini che
si stagliano su sfondi ora di gelo e neve ora di colori più intensi
che però sembrano spesso evocare la morte. Del resto, "[...]
tutto era in lutto, tutto avvizziva per le sventure,/ ed erano
fresche solo le tombe."
La
morte del poeta
S'è
azzittita ieri la voce irripetibile,
ci
ha lasciato l'interlocutore delle selve.
Si
è tramutato nella spiga che dà la vita
o
nella sottilissima pioggia, da lui cantata.
E
tutti i fiori, che esistono al mondo,
sono
sbocciati incontro a questa morte.
Ma
è subito calato il silenzio sul pianeta
che
porta un nome modesto... Terra.
(1957)
Laura
Vargiu