Misteri
d´amore. Poema ispirato al
Simposio di Platone - Franca Canapini - Puntoacapo -
Pagg. 88 - ISBN 9788866794202
- Euro 12,00
La
nuova raccolta poetica di Franca Canapini dal titolo Misteri d´amore
-Poema ispirato al Simposio di Platone- è una affascinante
escursione nel mondo antico con la volontà di indagare e narrare
l´amore, forza che muove il mondo e quanto è ad esso collegato, a
partire dalla meraviglia della sua manifestazione che collega il
divino all´umano.
Già
il titolo, dal sentore iniziatico, pare invitare ad un percorso di
scoperta: l´autrice correda i brani lirici con sintetiche, ma
efficaci didascalie che evidenziano la valenza, la forza e il potere
che Eros esercita sulla natura e sui viventi.
Fin
dai primi versi la voce dell´autrice sembra voler dichiarare il
proprio iniziale coinvolgimento che assomma stupore, pathos,
comprensione, appagamento: elementi necessari per esaltare i
contenuti del Simposio e dare risalto alla tensione verso la
bellezza, una bellezza investita dalla luce che tutto trascende in
una sorta di fusione tra natura ed esseri viventi protesi al
compiersi del mistero d´amore a cui sono destinati.
QUANTA
LUCE
Cavalco
culmini di luce in aurore primordiali
Quanta
luce-tutta-questa- luce!
Sbuca
dalla profondità dei boschi
il
Nume famelico e cencioso
sbuca
e si erge sulle messi
roteando
lame rosse di geranio [...]
A
questo esordio seguono le lodi a Eros e il canto sulla nascita del
dio a sancire l´origine di un tempo nuovo attraverso le parole di
Gea, celebrazione del suo venire al mondo in un tripudio di immagini
che si fanno canto alla vita e "divina possessione":
Tu,
di mistero, Tu di luce
Tu,
sconosciuto e raro
emerso
come me
dalla
voragine del Caos
Sarai
figlio
del
mio grembo
-fecondo
oscuro operoso grembo-
e
il padre cielo
che
m´illumina e mi scalda
e
mio fratello
l´ombra,
che mi accompagna [...]
Si
affacciano le tappe della ricerca esistenziale: la conoscenza,
attraverso il viaggio dell´individuo verso la ricerca della verità;
il dialogo che rappresenta la forma più idonea per giungere ai
preziosi doni ricevuti: il bene, la ragione, i miti, l´amore,
l´eros, la memoria. Nelle pagine del Simposio l´autrice ha scorto
la forza dell´Amore nella contemplazione e nel desiderio della
bellezza che ne è il motore. Eros "datore di ali" spinge ad
amare l´oggetto del suo sentire sia per la bellezza del corpo sia
per quella dell´anima. Esempio ne è la descrizione de "La divina
possessione" esaltata dall´altalenare del ritmo e dalla efficacia
del linguaggio:
Ti
cerco, ti scorgo, ti acchiappo
mi
sfuggi su sentieri di roccia
riappari
un secondo ammiccante
da
dietro il granito sul mare
:
irridi, sorridi, scompari
Nel
blu scintillante due falchi!
Riprendo,
ti cerco
svoltando
il costone, indietreggio
ti
aspetto appostato, trattengo
il
respiro al tuo passo [ ...]
Il
viaggio di Franca Canapini prosegue arditamente con una alternanza di
impressioni che suggellano nella parola poetica l´inclinazione al
bello e lo collocano nelle immagini di una natura d´alberi e colori
verso cui la sua poesia è sempre protesa.
C´è
nello
scintillio del mare
nel
suo scrosciare sordo
nei
bambini rondine
in
volo sulla sabbia
È
nell´aria
in movimento
delle
foreste nel respiro
Si
sprigiona aperto al sole
da
ogni calice di fiore
Brilla
nel lillà
cola
dal maggio ciondolo
Si
radica alla terra
Risale
le montagne, fino ai ghiacci
Fluttua
eterno
nell´infinito spazio [...]
A
conclusione delle letture e riflessioni sui Misteri d´amore di
Franca Canapini, non si può fare a meno di ribadire quanto sia
pregnante la poetica dell´autrice: la sua è un´idea di mondo che
si proietta nel qui e nel dopo con una visione che è canto che
s´imprime nella natura umana dalla nascita alla fine, un eterno
ritorno alla ciclicità dell´esistenza. Nella sua poesia si scorge
un´immagine di uomo che si affida alla forza generatrice di un
amore concordato tra la specie e la natura, tra l´esaltazione del
suo rigoglio- "Bellezza è ovunque e ti ferisce il cuore" - e
il desiderio di una perenne felicità.
Carla
Malerba