La
Sibilla. Vita di Joyce Lussu -
Silvia
Ballestra - Laterza - Pagg. 248 - ISBN 9788858147535 - Euro
18,00
La
Sibilla val pure lo Strega
Accolgo
con gioia la presenza di un lavoro così importante e necessario tra
la dozzina dei finalisti candidati al Premio Strega 2023 e mi auguro
che possa ottenere il giusto riconoscimento, la vittoria appunto del
medesimo, affinché il maggior numero di persone sia interessato a
leggerlo e a scoprire così il meraviglioso ritratto di donna che
emerge da queste pagine. Meraviglioso non perché ci si ritrovi di
fronte a una narrazione scoppiettante, anzi, al contrario il tono è
asciutto, essenziale, giusto e rigoroso, nonostante la vicinanza
dell´autrice, per comunanza di rami secondari di un medesimo grande
albero genealogico, alla grande Sibilla, ma per la natura intrinseca
della stessa donna alla quale questo ritratto è dedicato. Così come
la figura mitologica che si erge sui monti Sibillini, Joyce è stata
una donna profetica, capace di grandi anticipazioni sui tempi, sulle
idee, sull´esistenza ed è doveroso oggi, in tempi così complessi,
riferirsi a lei per custodirne la memoria certo, ma soprattutto per
non disperdere il valore della sua intera esistenza. Una vita
autonoma, piena, intensa, libera, nonostante la grande ombra che
avrebbe potuto minarla, quella del glorioso capitano Emilio Lussu,
suo marito. I due si incontrano negli anni duri della resistenza al
fascismo, li separa una notevole differenza di età; lui non ha tempo
per l´amore ma solo per costruire dall´estero, attraverso
Giustizia e Libertà, una rete clandestina per gettare le basi di una
nuova rinascita, prima di tutto salvaguardando le vite degli
oppositori al fascismo, poi progettando le basi, a guerra conclusa,
del nuovo stato liberale. Joyce si inserisce in questa azione, è
poliglotta, ha portamento e identità femminile che possono
facilmente trarre in inganno, agisce per anni come una vera e propria
spia, falsifica documenti, salva persone facendo loro attraversare
"fronti e frontiere" , è staffetta per importanti messaggi che
devono necessariamente giungere al destinatario e che potrebbero
mettere a rischio la sua vita; agisce in solitudine, è addestrata
come un vero soldato e porta sempre a compimento le sue azioni. La
sua vita è azione perpetua, non si ferma nemmeno a guerra conclusa
quando il marito è ormai impegnato come ministro; lei non è la
moglie del ministro; continua quindi la sua azione impegnandosi su
più fronti: diventa traduttrice di poeti perseguitati; paladina di
movimenti anticoloniali in regioni africane; scopritrice di territori
abitati da donne ataviche, in Sardegna e nelle Marche; attivista
nello scuotere la coscienza classista e maschilista che vorrebbe
accaparrarsi il controllo della nuova Italia. Opera per stanare le
donne, per inculcare loro una diversa identità, un nuovo destino,
un´altra possibilità: crede fermamente nel potere delle donne e
non tollera che siano confinate nelle loro case e nei loro compiti
assistenziali tramandati da generazioni. Anche lei è donna, moglie e
mamma; conosce gli intimi dissidi che flettono i nostri animi quando
le scelte da fare nella vita paiono sottrarre tempo agli affetti o ai
ruoli che la società ancora ci affibbia; insiste nell´affermare il
bene collettivo su quello individuale, quello di una comunità che
solo lottando per i suoi diritti può dirsi davvero civile e
consapevole del proprio ruolo. Ha attraversato tempi diversi
sapendosi sempre calare nella realtà vissuta, molto spesso
anticipandone mutamenti, direzioni, sempre attiva e attenta in
particolare a donne, pace e ambiente. Importante conoscerla e
divulgare la sua opera, un ringraziamento sentito a Silvia Ballestra,
augurando al suo lavoro il Premio Strega.
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