L’Alpe
di Siusi
di
Renzo Montagnoli
L’Alpe
di Siusi è stata per molti anni la mia meta preferita, prima
d’inverno per poter sciare sulle sue belle piste e poi anche
d’estate, grazie alla possibilità di fare escursioni
adatte alle capacità di ognuno.
Si
trova in provincia di Bolzano (il nome in tedesco è Seiser
Alm) ed è un altopiano situato nella parte occidentale delle
Dolomiti, non completamente piatto, tanto che la quota altimetrica
varia da 1.680 m. s.l.m. a 2.351 m. s.l.m.; ha una superficie di 52
Kmq., delimitata a Nord dal Val Gardena, a Nord-Est dal Gruppo del
Sassolungo e a Sud-Est dal massiccio, dalla sagoma inconfondibile,
dello Sciliar.
Ai
piedi di questo piccolo acrocoro ci sono 4 paesi che costituiscono le
maggiori mete per i villeggianti, data la loro relativa altezza:
Tires al Catinaccio, Fiè allo Sciliar, Siusi e Castelrotto (in
quest’ultimo avevo il mio campo base). Prima di effettuare
qualche approfondimento su queste località, ritengo più
opportuno parlare proprio dell’Alpe di Siusi, a mio parere uno
dei posti dolomitici più belli. Ricordo, in particolare, un
luglio di molti anni fa: seduto su una panchina che si affacciava sul
pendio degradante lo sguardo spaziava dal cielo alle alte cime, per
poi scendere sui terrazzamenti naturali sottostanti dove, con
alacrità, ma anche senza particolare fretta, i contadini
raccoglievano il fieno, un po’ più in là
osservavano anche loro questa scena un gruppo di possenti e placidi
cavalli sarentinesi, lontano si udivano i suoni dei campanacci delle
vacche al pascolo e ancora più distante, portati da un
venticello lieve, appena si sentivano i rintocchi della campana di
una chiesetta. Il panorama, l’atmosfera idilliaca, la quiete di
un mondo che ancora non correva mi commossero e ricordo, come fosse
ora, che non riuscii a trattenere le lacrime, lacrime di una gioia
intima e intensa da cui mi feci piacevolmente travolgere. In inverno,
ovviamente, non è possibile assistere a uno spettacolo simile,
ma il piacere di percorrere i sentieri pedonali o le piste da fondo,
spostandosi da da una piccola trattoria a un altra, in cui sedersi
fuori sulle panche a crogiolarsi al sole, oppure fare uno spuntino a
base di pane e speck, magari accompagnato dal calice di uno dei tanti
buoni vini di cui la regione è ricca, consente di raggiungere
un’intima soddisfazione di altro genere, ma comunque sempre
corroborante. A proposito della stagione fredda sull’Alpe ci
sono piste da sci alpino per lo più facili, fatta eccezione
per la celebre discesa di Coppa del Mondo del Sasslong, e altre
piste, per il fondo, alcune facili, altre medie e solo una una
indubbiamente difficile. Per chi preferisce camminare non mancano i
percorsi battuti e ancora c’è un laghetto, ghiacciato,
su cui si possono praticare il pattinaggio e il curling.
In
estate permangono le passeggiate, senza rilevanti dislivelli, ma
anche le escursioni: allo Sciliar (faticoso, ma non richiede
conoscenze tecniche particolari); percorso circolare sotto il Sasso
Piatto e il Sassolungo, 17 km. circa per gente allenata e che non
soffra di vertigini; gita alla Forcella dei Denti di Terrarossa,
percorso non particolarmente impegnativo, ma che richiede una buona
tenuta atletica. Esistono, ovviamente, altre escursioni, ma mi sono
limitato a indicare quelle di cui ho avuto esperienza diretta
avendole effettuate.
Come
ho già accennato, benché sull’Alpe non manchino
buoni alberghi, per l’altezza molti preferiscono soggiornare
nei paesi sottostanti, raggiungendo poi l’altopiano ogni
giorno. Tuttavia, esistono delle limitazioni, nel senso che per
accedere all’Alpe o si va con la propria auto in modo da
arrivarci entro le 9, con ripartenza dopo le 17 (in buona sostanza
dalle 9 alle 17 il traffico privato è vietato), o si ricorre
agli autobus dell’Alpe di Siusi Express, con percorso Siusi,
Castelrotto, al prezzo di Euro 17,00 (andata e ritorno), oppure c’è
un impianto di risalita (cabinovia) che parte dal Comune di Siusi e
arriva sull’altopiano al prezzo (andata e ritorno) sempre di
Euro 17,00 (ci sono comunque riduzioni a seconda dell’età,
per famiglie, abbonamenti). Uno dei motivi per i quali il traffico
veicolare è fortemente ostacolato su all’Alpe è
per preservare il più possibile intatta la natura, tanto più
che l’altopiano è protetto grazie alla creazione del
Parco Naturale dello Sciliar.
Se
l’Alpe è stupenda i paesini che si trovano ai suoi piedi
sono degli autentici gioielli. Tires, sito a 700 m. s.l.m. è
sovrastato dall’imponente massiccio del Catinaccio ed è
punto di partenza per fantastiche escursioni e appaganti scalate. Fiè
allo Sciliar, la località in cui sono stati inventati i
terapeutici bagni di fieno, è sito a 880 m. s.l.m. ed ha un
caratteristico laghetto, dall’acqua pulitissima, in cui la
balneazione è quasi un rito. Siusi allo Sciliar è
sempre stata forse la località di villeggiatura più
famosa dell’Alpe, ospitando anche personaggi celebri, fra cui
Federico III, ultimo re di Sassonia, e il ricercatore russo Aleksej
Bobrinskoj; frazione di Castelrotto, contende allo stesso il titolo
di meta preferita, anche se non ha un centro storico altrettanto
bello. Ed è proprio Castelrotto un unicum, uno dei più
bei borghi d’Italia; sito a 1.095 m. s.l.m., ha un centro
storico dalla bellezza mozzafiato, con diversi edifici dalle facciate
affrescate, una bella parrocchiale che ha sul retro un grazioso
camposanto, il tutto dominato da un colle, meta di una facile e
suggestiva passeggiata.
E’
appena il caso di ricordare che la bella Val Gardena è nelle
immediate vicinanze, raggiungibile con una comoda strada attraverso
il ripido Passo Pinei.
Non
aggiungo altro, perché credo che non ci sia nulla di meglio di
quello che potrete vedere con una vostra visita. A parte il consueto
corredo fotografico, reperito su internet e che non rende giustizia
alla bellezza di questi posti, mi limito a riportate i link per gli
alloggi, ricordando che gli alberghi sono eccellenti, come del resto
la cucina, un sapiente connubio fra quella austriaca e quella
italiana.
https://www.seiseralm.it/it/hotel-alloggi.html
Le
foto, nell’ordine:
L’alpe
di Siusi, con lo Sciliar;
Tires
al Catinaccio;
Fiè
allo Sciliar;
Siusi
allo Sciliar;
Castelrotto.
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