Caprera,
l’isola di Garibaldi
di
Renzo Montagnoli
Adesso
che mi muovo poco, che le mie cosiddette gite fuori porta hanno un
carattere di sporadicità, oltre a essere brevi come
percorrenza e relativo tempo, mi sovviene più facilmente il
ricordo di anni passati, quando ho girato in lungo e in largo
l’Italia, traendone sempre la convinzione di essere in un paese
meraviglioso, come natura e come arte, tuttavia non tenuto in giusta
considerazione dai suoi abitanti che spesso cercano mete estere,
magari senza aver visitato il proprio paese, oppure nulla fanno per
conservare questi tesori.
Non
ricordo se fu nel 1994 o nel 1995 che andai a fare un giro turistico
in Sardegna, un tour individuale con alberghi prenotati prima e
l’utilizzo di un auto a noleggio presa all’Aeroporto di
Olbia. Era giugno, il tempo si mantenne splendido con temperature non
elevate, ma che consentivano di fare i bagni in mare; il percorso fu
studiato bene e fui più che soddisfatto, restando addirittura
estasiato per la bellezza delle coste e del mare. Credo che ne
parlerò più diffusamente con un altro articolo,
limitandomi per ora alla mia visita all’isola di Caprera, a cui
si arriva dall’isola della Maddalena per il tramite di uno
stretto ponte lungo circa 600 metri. Ma a La Maddalena come si
arriva? Con dei comodi traghetti dal porto di Palau. Perché
Caprera? Perché è bella e anche selvaggia, perché
si respira un profumo di mari lontani, come se ci si trovasse in
Polinesia, a Tahiti, e poi perché, soprattutto, lì
visse gli ultimi anni della sua avventurosa vita un personaggio che
non credo abbia bisogno di presentazioni, quel Giuseppe Garibaldi a
cui tanto dobbiamo se oggi esiste uno stato italiano.
Come
ho precisato, si arriva a quest’isola piuttosto piccola (ha una
superficie di circa 16 Kmq) dall’isola ben più grande di
La Maddalena, grazie a un ponte diga percorribile in auto, a piedi,
in bicicletta e anche con un servizio pubblico di autobus. Il luogo è
stupendo, con cale e calette che invitano a scendere al mare e a
bagnarsi in acque cristalline, ma è quasi d’obbligo una
visita alla casa che ospitò per venticinque anni Giuseppe
Garibaldi, una costruzione semplice, non certo una reggia per l’uomo
che aveva dato un regno a un re che prima governava su uno staterello
e ciò nonostante Vittorio Emanuele II non aveva in simpatia
l’eroe dei due mondi. Caprera era il buen retiro di un
eroe che, per sua natura, amava la vita semplice, legata alla natura
e che aveva bisogno di un po’ di riposo dopo tanti anni passati
a correre ovunque e a combattere, tanto più che l’artrosi
di cui soffriva si era incrudelita al punto che in ultimo era
costretto a muoversi su una sorta di sedia a rotelle. Giusto per
zittire quelli che detestano Garibaldi, occorre precisare che l’isola
fu acquistata per metà grazie a un lascito del fratello Felice
e lì si trasferì nel 1856; dieci anni dopo rilevò
l’intera proprietà a seguito di una donazione di amici
inglesi. Già, questi inglesi, borbotteranno i detrattori,
aggiungendo che si trattava degli amici della loggia massonica; e se
anche fosse vero? Non si deve dimenticare che sopratutto nel XIX
secolo era quasi una moda far parte di logge massoniche, a cui
aderivano nobili e borghesi, laici ed ecclesiasti, fra i quali,
numerosi, quelli che osteggiarono il nostro Peppino nelle sue
imprese, soprattutto nella famosa spedizione dei Mille. Fatta
eccezione per gli ultimi anni della sua vita, nei quali dimorò
sempre a Caprera, per il resto il rifugio sull’isola costituì
l’oasi di tranquillità ove concepì le sue
maggiori imprese italiane, prima fra tutte appunto la spedizione dei
Mille. Non si deve credere però che fra quelle quattro mura
conducesse una vita signorile, perché non faceva per lui,
abituato a una frugalità che non trova facilmente riscontro in
altri personaggi, con la passione, mai sopita, di andare per mare in
barca a pescare. Non è piccola la villa, che consta di otto
stanze comunicanti fra loro, ma né come costruzione, né
come arredamento fa gridare al lusso, anzi, senza che ci sia una
parvenza di miseria predominano la praticità e la robustezza,
perché le cose, che sono costate, devono durare. Lì i
visitatori potranno trovare i suoi cimeli, i libri della sua
biblioteca, nonché preziose fotografie dell’epoca. Per
chi invece volesse conoscere di più la vita di Garibaldi
consiglio una puntata al suo Memoriale, sito nel Forte Arbuticci,
distante circa 4 km..
Assicuro
che la visita alla villa e al Memoriale è un’esperienza
indimenticabile, emozionante se si pensa a quanto quest’uomo ha
fatto per l’Italia, senza chiedere nulla in cambio, un uomo con
tantissime qualità, ma con un unico grosso difetto, l’onestà.
Poi
ci sono le spiagge di Caprera: la Cala Brigantina, con un mare dalle
tonalità che passano dal verde smeraldo al blu cobalto, la
Cala Andreani, con la spiaggia di rena bianchissima e il mare di un
verde incredibile, la Cala Coticcio, detta anche la Tahiti sarda, e
altre ancora, tutte diverse, ma egualmente belle.
Andare
in Sardegna, nel Nord della Sardegna e non andare a Caprera non è
un errore, è qualcosa di cui doversi pentire, perché lì
la bellezza della natura si sposa perfettamente con il carattere di
Giuseppe Garibaldi, in un senso di libertà che non ha uguali,
lì si respira non solo l’aria salmastra, lì si
respira la storia, lì si è in un grandioso santuario.
Per
arrivare a Caprera già ho scritto che è necessario
prendere i traghetti che con una notevole frequenza vanno da Palau a
La Maddalena; da lì, o con la propria auto, o con l’autobus
si va a Caprera. L’insieme del terreno, del piccolo cimitero e
della casa di abitazione costituiscono quello che viene chiamato il
Compendio Garibaldino. Al riguardo di seguito riporto in Primis il
Regolamento di visita e poi gli orari e i prezzi per accedere al
Compendio Garibaldino e al Memoriale Giuseppe Garibaldi.
Regolamento
di visita
Il
Compendio Garibaldino è un luogo d'eccezionale interesse
storico perché custodisce importanti testimonianze della
presenza e dell'attività di Giuseppe Garibaldi, l'Eroe del
Risorgimento italiano.
E'
anche un luogo sacro, perché custodisce la tomba dell'Eroe e
dei suoi familiari.
L'ingresso
è consentito soltanto a coloro che abbiano un abbigliamento e
un contegno consono all'importanza ed alla sacralità del
luogo.
E'
vietato l'accesso a coloro che indossino solamente il costume da
bagno, indumenti succinti.
E'
vietato per motivi di sicurezza introdurre e depositare: borse e
zaini eccessivamente voluminosi, animali, ombrelli, bastoni, caschi,
viveri, lattine, bottiglie ed oggetti simili.
E'
vietato mangiare all'interno del Compendio.
E'
obbligo durante la visita che i telefonini cellulari siano tenuti
spenti o in modalità silenziosa.
La
visita del Museo si effettua in gruppi di non più di 20
persone con ingressi cadenzati ogni 10 minuti circa
La
visita ha una durata di circa 30, 40 minuti ed è accompagnata
da personale di vigilanza preposta alla sicurezza, incaricato di
fornire le informazioni essenziali e di indicare i tempi e le
modalità del percorso.
SISTEMA
MUSEALE DI CAPRERA
Compendio
Garibaldino e Memoriale Giuseppe Garibaldi
Tel.
0789-727162/726015
e-mail:
pm-sar.museigaribaldi.caprera@beniculturali.it
ORARIO
GENNAIO 2019
COMPENDIO GARIBALDINO
Orario
di apertura al pubblico
Dal lunedì al sabato
dalle 9 alle 20 (ultimo ingresso 19.15); domenica 6 e lunedì 7
dalle 9 alle 14 (ultimo ingresso 13.30)
Chiuso il 1° e
le domeniche 13, 20 e 27
La biglietteria chiude per
cambio turno dalle 13.30 alle 14.00.
Costo dei
biglietti
Intero € 7,00
Ridotto €
3,50 (per la fascia di età tra i 18 anni e i 25 anni non
compiuti)
L'ingresso è gratuito fino al compimento
dei 18 anni
***
MEMORIALE
GIUSEPPE GARIBALDI
Orario
di apertura al pubblico
Da lunedì al sabato e
domenica 6 dalle 8.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 16.30).
Chiuso
il 1°, mercoledì 9, e le domeniche 13, 20 e 27
Costo
dei biglietti
Intero € 6,00
Ridotto €
3,00 (per la fascia di età tra i 18 anni e i 25 anni non
compiuti)
L'ingresso è gratuito fino al compimento
dei 18 anni
***
Il costo del
biglietto cumulativo che permette la visita sia del Compendio
Garibaldino che del Memoriale Giuseppe Garibaldi (Sistema museale di
Caprera) è di € 11,00 - ridotto € 5,50
L'ingresso
è gratuito per tutti ogni prima domenica del mese
Fonti:
Compendio
Garibaldino (www.compendiogaribaldino.it)
Sardegna
Turismo (www.sardegnatirismo.it)
Le
foto a corredo dell’articolo (dall’alto in basso):
Casa
di Garibaldi (Fonte www.sardiniapost.it)
Camera
matrimoniale (Fonte*)
Camera
dove è morto (Fonte*)
Cala
Coticcio (Fonte www.traccedisardegna.it)
Cala
Brigantina (Fonte www.casavacanzesardegna.it)
*Fonte
www.compendiogaribaldino.it
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