Passeggiando
per Is Arutas (Le grotte)
di
Piera Maria Chessa
Qualche
giorno fa, approfittando di una giornata discreta di questo mese di
maggio abbastanza insolito, sono andata a fare una passeggiata, in
compagnia di mio marito, sulla spiaggia di Is Arutas.
La
prima cosa che ha catturato il mio sguardo sono state le capanne di
falasco. Non sono quelle originali, le antiche capanne costruite nel
passato dai pescatori, ma le ricorda parecchio, e soprattutto ricorda
quel tempo che non c’è più. Oggi hanno più
che altro una funzione turistica.
Intorno,
papaveri e fiorellini gialli, qualche muretto a secco, e sullo
sfondo, il mare.
Mi
avvio, già rapita, verso la spiaggia dalla sabbia bianca, il
mare è turchese e azzurro, le rocce sembrano abbandonate lì
con noncuranza da un dio sconosciuto, diverse le alghe sparpagliate
sull’arenile.
Gente
del luogo e turisti passeggiano sotto un cielo non proprio azzurro ma
accogliente. Qualcuno preferisce, con bermuda, cappellino e piedi
nudi, passeggiare sulla battigia, in lontananza s’intravede
qualche increspatura.
Poco
distante, le rocce affiorano dall’acqua a gruppi, sono piccoli
scogli, altre, più grandi, si allungano sulla spiaggia. Si
vedono delle reti predisposte per la pesca.
Alcune
persone scattano le immancabili fotografie, nessuna meraviglia, il
paesaggio è incantevole. Mi avvicino ancora di più alla
riva, il bianco , il turchese, il verde e l’azzurro
s’intrecciano, io affondo con le scarpe nella sabbia, poco
importa.
A
un certo punto vedo un cane di grossa taglia, con il manto nero,
dirigersi verso il mare per poi uscire velocemente scrollandosi
l’acqua di dosso, prima di andare a rotolarsi ripetutamente
sulla spiaggia. Argo, il nostro cane, più diffidente, si
mantiene a poca distanza da noi.
Incontriamo
una coppia di turisti, capiamo che sono i proprietari del cane nero
che prima ha attirato la mia attenzione.. Vedo che si avvicina ad
Argo, sto all’erta. Scopro però che si tratta di una
femmina, mi sento più tranquilla.
Ci
fermiamo a chiacchierare con i suoi padroni. Sono milanesi ma abitano
in Trentino, hanno lasciato la loro città senza alcun
rimpianto. Mi stupisco perché conosco un po’ Milano e i
suoi abitanti, amano molto la loro città, senza riserve. La
signora invece mi dice: “Sono milanese al cento per cento, ma
non amo vivere nella mia città, nonostante offra di più
per certi versi, teatri, cinema, attività varie…”.
Manifesto il mio amore per il Trentino, come non essere d’accordo?
Spinti
dalla curiosità che percepiamo nei loro atteggiamenti, diamo
qualche indicazione su alcune località turistiche presenti sul
territorio. Ci ascoltano con molto interesse.
Purtroppo
la nostra conversazione si interrompe bruscamente nel vedere i nostri
cani litigare, probabilmente a causa della gelosia verso i rispettivi
padroni.
Il
nostro, vecchietto e di taglia medio/piccola, viene fuori dalla
baruffa un po’ malconcio, ci accorgiamo subito che ha un taglio
abbastanza grosso su un orecchio, sanguina un poco. Sono cose che
capitano, non bisogna drammatizzare.
Ci
salutiamo un po’ velocemente, dispiaciuti tutti per un finale
che non avevamo previsto.
Auguriamo
loro un buon proseguimento di vacanza, prima di dirigerci verso
l’auto interrompendo la passeggiata. Vogliamo lavare e
disinfettare la ferita del nostro cagnetto, che cerca, ancora
impaurito, soltanto coccole.
***
*
Is Arutas è una delle spiagge più belle della penisola
del Sinis, si trova in territorio di Cabras, a 22 km circa da
Oristano.
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