Passeggiando
in un bosco tra Varena e Daiano, in Val di Fiemme
di
Piera Maria Chessa
Poco
tempo fa, nelle nostre interessanti e spesso affascinanti escursioni,
ci siamo trovati quasi per caso all’ingresso di un bosco, un
bel bosco che si trova esattamemte nel mezzo tra Varena e Daiano, in
Val di Fiemme, bella e suggestiva valle del Trentino.
Proprio
all’inizio del nostro percorso abbiamo fatto un incontro
ravvicinato con una mandria di mucche al pascolo, prima che il bosco
ci avvolgesse e rinchiudesse dentro le sue tante tonalità di
verde. Alberi molto alti attraverso i quali intravedevamo un cielo
sgombro di nuvole, mentre procedevamo su facili sentieri godendo di
ogni particolare, persino nel vedere grappoli di bacche rosse tra
cespugli di un caldo verde smeraldo, bellissimo il contrasto. Non
conosco questo tipo di bacca, appare allungato e bianco su una
estremità, se in quel momento fosse passato qualcuno del luogo
gli avrei chiesto alcune informazioni, ma c’era solo il
silenzio a farci compagnia, un silenzio profondo e gradito che fa
piacere, talvolta, dopo tanto rumore. Intorno a noi, soprattutto nel
sottobosco, tante felci che andavano perdendo il loro colore estivo
per indossare quello autunnale, il colore dell’oro che spuntava
a mazzi tra il verde di piante molto variegate.
Alla
base dei tronchi alcuni funghi catturavano lo sguardo con i loro
colori chiari. Ci siamo guardati bene dal coglierli, non essendo
degli intenditori, mi piace però molto guardarli da vicino e
fotografarli. Sui grossi sassi disseminati tutt’intorno ho
notato con piacere una quantità consistente di muschio, ed è
stato inevitabile pensare al Natale, in fondo non più così
lontano.
Argo,
il nostro cagnolino, sebbene non stesse benissimo, in un ambiente
naturale così bello sembrava riacquistare tutta la sua
energia.
Abbiamo
proseguito la nostra passeggiata tra gli alberi, dove luce e penombra
sembravano sfidarsi, bellissime le ombre proiettate dai rami sul
terreno. E poi, quanti fiori in mezzo all’erba e ai cespugli!
Purtroppo di molti non conosco il nome. Erano bianchi, rosa, azzurri,
gialli… Questi ultimi crescevano persino tra i sassi. Una cosa
che sorprende sempre è lo sforzo e la determinazione della
natura nel far nascere nuove vite anche in situazioni precarie. E’
fantastico!
A
un certo punto sembrava di entrare in una sorta di tunnel verde, si
aveva la sensazione di esserne quasi inghiottiti. Gli alberi, ai due
lati del sentiero, si congiungevano sopra di noi per un bel tratto,
mentre dall’alto la luce che filtrava tra i rami andava a
formare per terra delle suggestive pozze di luce che illuminavano
l’erba.
Usciti
dal “tunnel”, altre felci, altri colori.
Abbiamo
attraversato il letto asciutto di un torrente, non c’era una
goccia d’acqua, ho immaginato che presto le piogge autunnali lo
avrebbero alimentato nuovamente. Sull’altro lato, ancora sassi
ricoperti di muschio, mi sono lasciata ammaliare da tutto quel verde;
ho pensato che sia vero che questo colore rilassa e trasmette
serenità, come più volte ho sentito dire. Stavo bene,
ero rilassata, e osservavo ogni particolare con estremo piacere.
Il
bosco incominciava a riaprirsi su di noi, il cielo era perfetto,
forse neppure in piena estate così bello. Ancora fiori, felci
e muschio, e ancora giochi di luce e ombra.
La
nostra passeggiata volgeva ormai al termine, stavamo per lasciare
alla natura la sua bellezza, ma io portavo con me le tante
suggestioni appena provate, e anche le innumerevoli foto scattate. E
ogni volta che le riguarderò sarà come rivivere
quell’esperienza, quella e tutte le altre, sempre meravigliose,
che la vita e la natura mi hanno donato e continuano a donarmi.
|