Dalle
Cascate Nardis alle Lares
Più
una passeggiata che un’escursione
di
Renzo Montagnoli
La
villeggiatura in montagna è bella, ma può anche essere
impegnativa, se si intendono effettuare escursioni che spesso
presentano diversi gradi di difficoltà e sono insormontabili
per chi soffre di vertigini, per anziani e bambini, per chi difetta
di allenamento. Tuttavia, se ci sono percorsi complessi come le vie
ferrate, per fortuna ne esistono sempre di assai più facili e
agevoli, delle vere e proprie passeggiate con modesti o pressochè
nulli dislivelli. Una di queste è un classico in Val di Genova
nel Parco naturale Adamello Brenta e consente di arrivare alle
cascate Lares partendo dalle famose cascate Nardis, un tragitto lungo
all’incirca 14 chilometri fra andata e ritorno. Già a
queste ultime è possibile pervenire grazie a una strada
asfaltata che parte dall’abitato di Carisolo e che si inoltra
nella valle giungendo al parcheggio a qualche centinaio di metri da
questo altissimo salto (130 metri di dislivello). E’ d’obbligo
fermarsi a osservarle e a scattare qualche fotografia, perché
definirle belle è riduttivo. Le acque sono quelle del Rio
Nardis che nasce dal ghiacciaio della Presanella; precipitando a
valle, si dividono in due caratteristici tronconi. Ammirate le
Nardis, si inizia il percorso, prendendo il sentiero che porta alle
Lares e che parte alla destra del rifugio Nardis, al termine del
ponte, quasi in fregio al fiume Sarca. Occorre proseguire
costeggiando il corso d’acqua su un itinerario caratterizzato
da continui saliscendi di modesto dislivello; attraversato il
torrente che proviene dalla Cascata di Siniciaga, si lascia sinistra
il sentiero per le valli di Siniciaga e di Germenega, poi si continua
su un tratto pianeggiante fino allo sbocco della valle del Lares, in
vista della cascata che ha lo stesso nome e che si raggiunge con un
percorso in leggera ascesa lungo il sentiero Sat 214. Il rumore
dell’acqua che s’infrange è molto forte e
praticamente fa da guida a chi voglia avvicinarsi alla stessa, che
non è una sola, in quanto il rio Lares precipita in tre salti
consecutivi. Questo torrente viene alimentato dal lago Lares che si
trova a un’altitudine di 2651 metri e che si è formato
con il ritiro di un ghiacciaio, la vedretta di Lares. La
caratteristica però delle cascate Lares è quella di
apparire quasi magicamente in mezzo al bosco, lontane da strade e da
un afflusso turistico massiccio. Questa passeggiata consente un
facile approccio alla Val di Genova, una delle più belle valli
esistenti al mondo, tanto che nel 1864 l’alpinista inglese
Douglas Freshfield la definì la Versailles dell’Italia
settentrionale. In occasione di quel viaggio, oltre a essere
impressionato dal grande ghiacciaio dell’Adamello, fu proprio
la Val di Genova, così ricca di acqua e di cascate che lo
meravigliò, tanto che scrisse nel suo diario “E’
come una trincea profonda ottomila piedi tagliata tra le opposte
masse dell’Adamello e della Presanella. E’ come una scala
serpeggiante che conduce, mediante una successione di scalinate
improvvise e di tratti pianeggianti dalla bassa Val Rendena alle cime
che coronano l’Adamello.”. Le cascate Nardis furono
quelle che lo emozionarono di più, al punto che così le
descrisse “che balza giù dal cielo, vibrando, verso le
nostre teste in una duplice colonna.”.
Questa
valle è talmente bella che sembra di essere nel Paradiso
terrestre e l’ho visitata per il lungo e per il largo nel corso
delle mie villeggiature estive a Carisolo quando ero ragazzo, cioè
tanti anni fa, ma è sempre rimasta nel mio cuore e ora voglio
fissare le mie impressioni, tanto che tornerò ancora in
argomento, onde evitare che con gli anni la memoria si ottenebri, ma
anche a beneficio di chi legge e che spero vivamente si entusiasmi a
tal punto di provare forte il desiderio di andar là di
persona.
Fonti:
Cammini
e sentieri d’Italia, di Stefano Ardito;
Parco
Naturale Adamello Brenta;
Vacanze
in Trentino.
Le
fotografie, che nell’ordine dall’alto in basso mostrano
le Cascate Nardis in estate, un tratto del sentiero delle cascate, un
altro tratto dello stesso sentiero e due scorci delle cascate Lares,
sono state reperite, rispettivamente, sul sito del Parco Adamello
Brenta, su Tripadvisor, su Minube, e di nuovo sul sito del Parco
Adamello Brenta.
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