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  Scritti di altri autori  »  Poesie  »  Ad Ustica, di Mela Mondi 08/05/2008
 

Ad Ustica

di Mela Mondi

 

Tensione di ciottoli e di sabbia

tra rocce e cloroficee;

aggrovigliata morfologia

di profondità pietrificate

nella matrice metafisica

dell'onda in trasparenza.

 

Sui riflessi abbaglianti,

sfuggente frontiera

ai confini di una stagione

non identificata

il suolo corrugato

tra l'acqua e la pietra,

corri a precipizio

tra fichidindia e ville.

 

Immota e viva

nella luce della sera

emergi da inaccessibili profondità

sospesa tra due anime

teneramente abbracciata

a bronzei massi di muschio

e sonnecchi tra languide danze

di aragoste e seppie.

Sgretolata sul pendìo

livida

alle sferzate dello scirocco

adagiata sull'orizzonte

sosti ai confini dell'immaginazione

perduta nei meandri di colonne e grotte.

 

All'alba

-tagliato e ferito

dalla lama affilata della carena -

solleva lacrime spumose

come fontane zampillanti

lentamente ricomposto

dentro lo squarcio risanato

il mare.

                         Ustica 1985

 

(Da Razza della mia terra –

Edizioni Agemina, 1990)

 
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