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  Poesie  »  Un paese tra i monti  »  Lungo il Sarca di Val Genova 27/07/2020
 
Lungo il Sarca di Val Genova

di Renzo Montagnoli



Porta con sé il freddo dei ghiacci

da cui nasce, il biancore

dell’Adamello che su tutti svetta.

Da rigagnolo a ruscello

e là dove incontra

la piana di Bedole

s’ingrossa e spumeggiando

si trasforma in torrente.

Giù per balze scoscese

a frangersi contro massi millenari

s’alimenta con altre acque

che precipitano in rombanti

cascate da quella imboscata

del Lares alla spettacolare del Nardis.

Lungo le sue accidentate rive

da giovane andavo

stupito dall’alternarsi

di acqua mugghiante

e di impreviste lanche.

Mi sembrava di essere

Livingston che nella foresta

con fatica procedeva

ma non c’erano coccodrilli

a insidiare i miei passi

e allora li inventavo.

Un tronco morto, metà in acqua,

metà a riva, poteva anche

sembrare un assonnato caimano.

Innocue volteggianti cornacchie

diventavano affamati avvoltoi

in un mondo in cui il reale

e la mia fantasia erano convolati

a nozze in un viaggio sognato

e solo l’ora che correva

e imponeva il ritorno spiegava

le sue ali per trasportarmi

nella quotidianità.

Restava a lungo nelle orecchie

il rombo di tuono del torrente

che spezzava la sua forza sui massi erratici

e un profumo di polvere d’acqua

di cui rimane ora solo un lontano ricordo.


Da Un paese tra i monti

 
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