L´oro
dei campi
di
Renzo Montagnoli
Quando
al fine arriva
il
solstizio d´estate
e
il sole scalda il corpo e il cuore,
caccia
gli ultimi ricordi del freddo inverno,
è
allora che il grano imbiondisce
E´
così che le spighe mosse dal vento
formano
un mare dorato e ogni giorno
che
passa il colore si ravviva;
braccia
d´oro si protendono nel cielo
a
cercare la falce che recide gli steli.
Schiere
di uomini proni avanzano
nel
campo a raccogliere la ricchezza
di
questa terra così prodiga
quando
la stagione è propizia.
Gli
dei quasi sempre tendono
una
mano a questi fragili mortali,
che
seminano quando le foglie cadono,
che
trepidano con la neve dell´inverno,
che
sperano nella primavera
e
che al caldo dell´estate
raccolgono
i frutti del loro lavoro,
i
semi dorati che nella macina
diverranno
polvere bianca
con
cui fare il loro cibo migliore,
il
pane fragrante
che
arricchisce la povera mensa.
Da Canti
celtici