Squame appena orlate di
bianca spuma
rilucono sullo scoglio bordato
dall'azzurro del mare,
mentre stridii di gabbiani
coprono il suono melodioso della risacca.
Irraggiungibile, se pur
cosė vicina,
sorride la sirena dei miei sogni,
immagine eterea che al protender
della mia mano scivola fra i flutti
e ritorna negli abissi.
Affondo con rabbia le
dita nella sabbia bagnata
e subito le ritraggo:
sull'indice risplende una squama,
ma forse č solo una piccola,
amara lacrima dei miei occhi.