Il riflusso della marea
di Robert Louis Stevenson
Marlin Editore
Narrativa romanzo
Pagg. 192
ISBN: 88-6043-018-6
Prezzo: € 11,90
Il 1894 è l'anno in cui Robert Louis Stevenson
muore, dopo lunga malattia, in un'isola del Pacifico e “Il riflusso della
marea” è l'ultimo suo romanzo terminato poco prima del prematuro decesso.
E' indubbio che l'autore debba la sua
fama a opere come “L'isola del tesoro” e a “Lo strano caso del Dottor Jekill e di Mr. Hyde”, romanzi
che costituiscono, soprattutto il secondo, una pietra miliare nella letteratura
del XIX secolo; con questo, però, non intendo dire che “Il riflusso della
marea” sia un risultato minore, perché, per certi aspetti, rappresenta l'apice
del percorso letterario di Stevenson, preconizzando
il grande romanzo del novecento.
Infatti, l'aspetto avventuroso, pur
presente, non è il tema centrale della narrazione che volge invece a
rappresentarci con realismo la corruzione morale, tanto più accentuata, quanto
più l'uomo tende a civilizzarsi.
I protagonisti sono tre uomini
irrimediabilmente segnati dal loro destino, da un degrado da cui non riescono a
uscire e di cui anzi finiscono con il compiacersi in una sorta di
autocommiserazione che li porterà a una caduta definitiva, senza possibilità di
risorgere.
La visione dell'umanità di Stevenson è inoltre rivoluzionaria per l'epoca e già era
stata introdotta con
la vicenda del Dottor Jekill e Mr. Hyde: non
esistono esseri solo buono o solo cattivi, ma ci sono due componenti opposte e
continuamente in lotta che garantiscono
la sopravvivenza, quasi fosse una specie di gioco di equilibrio. Quando il male
soverchia il bene, la discesa all'inferno è inevitabile, in una sorta di
autodistruzione tale da rappresentare una compiaciuta punizione.
Come mia abitudine non accennerò
altro della trama, comunque interessante, al di là degli autentici contenuti
dell'opera.
Ritengo invece doverosa una parola
almeno allo stile dello scrittore che, abbandonata l'opulenza dell'inizio del
secolo, riesce, quasi scarnamente, a rappresentare paesaggi dando loro una
visibilità da immagine fotografica; con la stessa tecnica l'atmosfera di
putrefazione morale viene progressivamente a prendere corpo, in una
trasmissione del senso che il lettore coglie senza accorgersi, perché è viva, pregnante,
accompagna i personaggi che con il loro fare le danno vita.
Il riflusso della marea, quindi, ha
titolo per rientrare fra i grandi classici della letteratura.
L'autore
Robert Louis Stevenson
nacque nel 1850 a
Edimburgo, dove visse fino al 1863. Debole di salute fin dall'infanzia e
tormentato da problemi polmonari, si spostò in Francia, in Italia e negli Stati
Uniti alla ricerca di un clima migliore. La scoperta della letteratura segnò la
sua strada di giovane sensibile e curioso: Shakespeare,
Walter Scott e Dumas furono i suoi primi maestri. Nel
1878 pubblica i suoi primi libri di viaggio e i racconti che riunirà nelle Nuove
mille e una notte (1882). Il successo gli arriva con L'isola del tesoro (1883),
classico di ogni tempo e di ogni età. Nel 1886 escono Il fanciullo rapito
e Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mr. Hyde, che lo confermano nella fama internazionale. Nel
1885 conosce Henry James,
al quale rimarrà legato da grande amicizia. Terminato nel 1888 il romanzo Il
Master di Ballantrae, parte per il Pacifico, dove
scriverà racconti celeberrimi come Il diavolo nella bottiglia e La
spiaggia di Falesà, romanzi come Il naufrago
e Il riflusso della marea, e dove rimarrà fino alla morte, avvenuta nel 1894 a soli 44 anni.