Le
grandi battaglie degli Alpini nella Grande Guerra
di
Diego Vaschetto
Edizioni
del Capricorno
Storia
Pagg.
159 con ill.ni
ISBN
9788877073839
Prezzo
Euro 9,90
La
leggenda degli Alpini
Gli
scontri fra i ghiacci dell’Ortles e dell’Adamello, il
sangue copioso versato sul Pasubio, i combattimenti cruenti sostenuti
sull’Altopiano di Asiago, le imprese di guerra e alpinistiche
sul monte Cauriol, gli incredibili assalti ai castelli rocciosi in
Val Costeana fra il Castelletto e il Lagazuoi Piccolo, le epiche
vicende su Monte Cristallo sono i teatri naturali in cui gli Alpini
si dissanguarono, mai domi, con un eroismo di corpo di cui si
sarebbero resi protagonisti anche nel secondo conflitto mondiale.
Sulle alte cime, a cui già arrivare può considerarsi
un’impresa, visto il gelo perenne e le tempeste che le battono,
gli alpini osarono di più di quello che la logica avrebbe
consentito, attaccando il nemico, combattendo corpo a corpo,
immolandosi anche in attacchi senza probabilità di successo.
Ma anche scendendo di quota opposero un muro agli austriaci della
Strafexpedition e lasciarono la vita in quella Verdun italiana che è
stato il monte Pasubio. Non furono le uniche truppe a combattere in
quella Grande Guerra, perché va dato atto anche al coraggio
delle fanterie e dei bersaglieri, ma loro, quelli con la penna sul
berretto, erano diversi, erano fieri di essere reparti specializzati,
costituiti da gente che di montagne se ne intendeva, perché
viveva da civile nelle valli alpine; non solo questo, però,
perché lo spirito di corpo era tale che, salvo poche
eccezioni, vigeva un cameratismo stretto al punto che la disciplina
non prevedeva un rigido distacco fra la truppa e gli ufficiali, anche
quelli di rango superiore, elemento catalizzatore sempre presente
anche nelle epoche successive. Non sarebbe facile trovare nemmeno
oggi un uomo come Gabriele Nasci, durante quella guerra ufficiale di
rango inferiore, ma che in seguito diventò generale, sempre in
testa ai suoi uomini in ogni battaglia, pronto a dividere con loro la
dura realtà di ogni giorno di guerra, o come Achille Papa, un
generale idolatrato dai suoi soldati, teso sempre a limitare le
perdite, a essere di esempio e se necessario di conforto, uomini
certo d’altri tempi, ma che ben seppero interpretare lo spirito
che ha sempre animato il corpo degli Alpini.
Diego
Vaschetto ci parla delle quasi incredibili battaglie che li videro
protagonisti nel corso della Grande Guerra, con una narrazione snella
e schematica, con l’aiuto di cartine e di fotografie
dell’epoca; inoltre, ben consapevole dell’interesse dei
lettori, completa ogni teatro di scontro con una dettagliata
descrizione dei percorsi da seguire affinché chi è in
grado di effettuare escursioni possa andare a vedere quei
palcoscenici, ormai silenziosi, dove si è forgiata la leggenda
degli Alpini. Forse non è un libro di storia come quelli che
siamo abituati a leggere, ma è veramente efficace, in grado di
appassionare dalla prima all’ultima pagina, e questo è
certo un grande merito.
Diego
Vaschetto.
Laureato in Scienze geologiche all’università di Torino,
specialista in scienze e culture alpine, difesa del suolo e tutela
dell’ambiente, si occupa di glaciologia alpina e artica,
vulcanologia, meteorologia e rilevazione nivometrica. Ha collaborato
come fotografo con alcune riviste ed è stato consulente
scientifico nella stesura di guide turistico-escursionistiche.
Renzo
Montagnoli
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