Le
vacanze di Maigret
di
Georges Simenon
Edizioni
Adelphi
Narrativa
Collana
Gli Adelphi. Le inchieste di Maigret
Pagg.
174
ISBN
9788845914720
Prezzo
Euro 10,00
Una
corsa contro il tempo
Maigret
e consorte sono in vacanza al mare alle Sables d’Olonne, ma un
improvviso attacco di appendicite costringe la signora a essere
ricoverata in ospedale, dove viene operata e dove trascorre i
previsti giorni di convalescenza. Già di per sé poco
propenso a oziare il commissario imposta la giornata in modo
monotono, con la visita alla moglie ogni pomeriggio, alla stessa ora,
diventata ormai un’abitudine, ma di ritorno dalla clinica si
ritrova in tasca un biglietto anonimo che lo invita a far visita alla
paziente della camera n. 15, una giovane donna caduta da un’auto
in corsa per l’improvvisa apertuta della porta a cui era
appoggiata. La paziente, con grave trauma cranico e in coma, muore e
da lì Maigret inizia un’indagine, non ufficiale
trovandosi fuori zona, e che costituisce il fil rouge di uno dei più
bei gialli scritti da Simenon. Ed è tanto più bello
perché i sospetti si addensano fin dall’inizio su un
uomo dall’apparenza imperturbabile, un signore in tutti i
sensi, il dottor Bellamy, illustre medico e personaggio di spicco non
solo a livello locale. Inizia così una sorta di tenzone fra
questi e Maigret, un commissario che questa volta è scorbutico
più del solito e meno disposto a essere indulgente, perché
quando c’è di mezzo l’omicidio di una ragazzina,
poco più di una bambina, non si può essere clementi, ma
si deve andare fino in fondo senza tanti riguardi. Come avrete
capito, non c’è un solo omicidio, anzi ce ne sono
diversi e ce ne sarebbero ancora di più se Maigret, mosso dal
suo straordinario intuito, non accelerasse le indagini, in una corsa
contro il tempo, per fermare il colpevole.
Le
vacanze di Maigret è
indubbiamente un romanzo ben costruito, in cui i pochi personaggi,
dipinti con la consueta abilità, si incontrano a perfezione,
come le rotelle di un ingranaggio.
Da
leggere senz’altro.
Georges
Simenon,
nato a Liegi nel 1903, morto a Losanna nel 1989,
ha lasciato centonovantatre romanzi pubblicati sotto
il suo nome e un numero imprecisato di romanzi e racconti pubblicati
sotto pseudonimi, oltre a volumi di «dettature» e
memorie. Il commissario Maigret è protagonista di 75 romanzi
e 28 racconti, tutti pubblicati fra il 1931 e il 1972. Celebre in
tutto il mondo, innanzitutto per le storie di Maigret, Simenon è
anche, paradossalmente, un caso di «scrittore per scrittori».
Da Henry Miller a Jean Pauhlan, da Faulkner a Cocteau, molti e
disparati sono infatti gli autori che hanno riconosciuto in
lui un maestro. Tra questi, André Gide: «Considero
Simenon un grande romanziere, forse il più grande e il più
autentico che la letteratura francese abbia oggi»;
Walter Benjamin: «… leggo ogni nuovo romanzo di
Simenon»; Louis-Ferdinand Céline: «Ci
sono scrittori che ammiro moltissimo: il Simenon dei Pitard,
per esempio, bisognerebbe parlarne tutti i giorni».
Renzo
Montagnoli
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