Il
duca di Sabbioneta.
Guerre
e amori di un europeo errante
di
Luca Sarzi Amadé
Mimesis
Edizioni
Storia
biografia
Pagg.
240
ISBN
9788857511313
Prezzo
Euro 24,00
Un
Grande, non solo di Spagna
Vespasiano
I Gonzaga nacque a Fondi il 6 dicembre 1531 da Isabella Colonna e da
Luigi Gonzaga “Rodomonte” . Rimasto giovanissimo orfano
del padre, la madre si sposò con il principe di Sulmona,
rinunciando a crescere il figlio che, grazie all’interessamento
del nonno Lodovico presso l’imperatore, fu affidato alla zia
paterna Giulia Gonzaga che lo allevò amorevolmente e che,
anche per evitare al nipote di essere eliminato dai Colonna per
questioni successorie, lo inviò alla corte di Carlo V
d’Asburgo, dove fu nominato paggio d’onore del futuro re
Filippo II. Grande condottiero, abilissimo diplomatico, fece una
rapida e notevole carriera, investito direttamente dall’imperatore
Massililiano II del titolo di principe del Sacro Romano Impero. Gli
onori di certo non gli mancarono, come i titoli e gli appannaggi:
Grande di Spagna, vicere di Navarra e di Valencia, marchese e poi
duca di Sabbioneta, un feudo del mantovano sempre rimasto
indipendente dal ramo principale dei Gonzaga, cavaliere dell’ordine
del Toson d’Oro. Ma il capolavoro della sua vita, di cui
restano ancor oggi le preziose testimonianze, fu l’aver ideato
e realizzato la città ideale: Sabbioneta. Gli ci vollero
trentacinque anni, dal 1556 alla sua morte, avvenuta il 26 febbraio
1591, ma alla fine lo scrigno di bellezza si aprì agli occhi
del mondo, mostrando i suoi gioielli, che ancor oggi sono meta di un
flusso consistente di turisti. I suoi feudi comprendevano, oltre a
Sabbioneta, il marchesato di Ostiano, la contea di Rodigo, le
Signorie di Bozzolo, Rivarolo Mantovano e Commessaggio, il ducato di
Trajetto, la contea di Fondi, la baronia di Angiona, le Signorie di
Turino e Caramanico. Andarono tutti alla figlia Isabella (l’unico
maschio, Luigi, era morto quattordicenne) che li portò in dote
al marito Luigi Carafa della Stadera, principe di Stigliano.
Vespasiano fu indubbiamente un grande protagonista della sua epoca,
ma l’aver realizzato la città ideale, che tutti possiamo
vedere, costituisce senz’altro il suo più grande merito.
Di
tutto questo parla Il duca
di Sabbioneta,
un’eccellente biografia scritta da Luca Sarzi Amadè dopo
un lungo lavoro di ricerca delle fonti che, come nel caso di uno
storico che si rispetti, sono elencate al termine dell’opera,
la cui realizzazione deve aver richiesto una certosina collazione
delle tante notizie, non tutte strettamente attinenti alla figura del
protagonista, ma che vanno anche oltre, al fine di collocarlo
esattamente in un periodo di tempo in cui i numerosi eventi lo videro
alla ribalta. Non si possono non apprezzare i risultati, atteso che
di quell’epoca (il XVI secolo) molto in questo modo ci è
stato dato di conoscere, con una lettura avvincente e, soprattutto,
mai greve, tanto che a volte si ha l’impressione (beninteso è
solo un’impressione) di avere per le mani un romanzo storico.
Prima
di leggere questo libro avevo una conoscenza approssimativa di
Vespasiano, che consideravo, erroneamente, un personaggio minore
rispetto ai membri della linea principale dei Gonzaga, ma ora ho la
certezza che non fu da meno di Francesco II, il consorte della
celebre Isabella d’Este, e soprattutto
del
suo quasi coevo Vincenzo I, il famoso splendido principe
rinascimentale dalle mani bucate.
Di
conseguenza, sono più che convinto della validità e
dell’interesse di questo lavoro di Luca Sarzi Amadè.
Luca
Sarzi Amadè
ha
collaborato con alcuni tra i maggiori quotidiani e periodici
nazionali (La Repubblica, Il Giorno, Famiglia Cristiana, L’Espresso)
e, per la televisione, con la Rai. La sua passione per l’indagine
storica e per la scrittura si è sviluppata lontano da
congreghe accademiche e politiche. Ha svelato (in parte) i suoi
segreti di indagatore nel suo manuale di ricerca genealogica (di cui
sta curando un’edizione aggiornata). Ha dedicato vari libri
alla sua città come: la guida Milano
fuori di mano,
con prefazione di Jannacci, e il divertente Milano
in periferia.
Tra le sue opere: Il
duca di Sabbioneta. Guerre e amori di un europeo errante (Mimesis,
2013), L'
antenato nel cassetto. Manuale di scienza genealogica (Mimesis,
2015), Scipione
Gonzaga. Vita burrascosa e lieta di un aspirante cardinale del
Cinquecento (Odoya,
2017).
Renzo
Montagnoli
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