Il
legato romano
di
Guido Cervo
Edizioni
Piemme
Narrativa
romanzo storico
Pagg.
479
ISBN
9788838487880
Prezzo
Euro 5,90
Ai
confini dell’impero
Nel
275 d. C. l’impero romano inizia a mostrare la sua decadenza
con imperatori che durano dall’alba al tramonto e con i confini
che diventano permeabili alle frequenti e rovinose incursioni dei
barbari. Anche lungo il Reno la situazione è in ebollizione e
una grande coalizione di tribù germaniche si appresta a
invadere la Gallia; le forze romane sono decisamente poche e
insufficienti, ma occorre resistere nell’attesa di un
auspicato, anche se incerto e lontano soccorso da Roma. Incaricata di
questa impresa quasi disperata è la XXII legione, quella agli
ordini del legato Valerio Metronio. Così, su un palcoscenico
di terrore e di sangue si sviluppano le vicende di tanti
protagonisti, delle loro esistenze, dei loro amori, uomini e donne
che in gran parte ritroveremo negli altri due romanzi della trilogia,
di cui Il legato romano è il primo. Si potrebbe
dire che con questo volume Guido Cervo ha inteso effettuare la
presentazione dei suoi personaggi, tutti di fantasia, benchè
si muovano in un’ottica storica in cui gli imperatori e le
grandi battaglie sono esistiti veramente. C’era il rischio di
scrivere una lunga carellata di nomi con le loro caratteristiche, ma
per fortuna l’autore li presenta di volta in volta nell’ambito
di una narrazione in cui diventano protagonisti di eventi. Così
facciamo conoscenza già all’inizio di Valerio Metronio
quando le sue truppe assaltano Ildivasio, un grosso villaggio dei
barbari Suardoni, in cui si è rifugiato Arbogaste, il capo
della bellicosa tribù; nella circostanza il legato nota fra le
prigioniere una donna di rara bellezza, Idalin, di cui si invaghisce;
via via salgono sul palcoscenico altri personaggi, romani e barbari,
brava gente e pessimi soggetti, capi militari e capi civili, tutti
attenti a recitare la loro parte con abilità e accortezza,
senza predominare e mettere in ombra chi li ha preceduti o li
seguirà.
Comunque,
l’autentico grande protagonista è lui, il legato romano,
di umili origini, che ha fatto carriera nell’esercito,
fedelissimo a Roma, onesto e concreto, abile condottiero, ma non
privo di umanità, una dote non frequente in un militare del
grande Impero.
A
Cervo va dato atto di essere riuscito sapientemente a far convivere
autentiche vicende storiche con quelle di fantasia, a tutto vantaggio
del piacere della lettura, senza dimenticare che ha cercato di
esporci anche le ragioni dei nemici di Roma; certo, per alcuni
aspetti, fra i quali il progressivo innamoramento di Valerio Metronio
per Idalin, che da schiava la renderà liberta per poi
sposarla, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un
feuilleton, ma molto equilibrato e avvincente, un pregio questo assai
notevole e che è il segreto del successo che ha avuto il
romanzo.
Guido
Cervo
vive e lavora a Bergamo. È autore di romanzi di successo,
tutti pubblicati da Piemme, tra cui "La trilogia del Legato
romano", che ora viene riproposta, nel suo primo volume, in una
nuova versione, la serie Il Teutone e due romanzi che affrontano i
tragici conflitti mondiali del Novecento: Via dalla trincea e
Bandiere rosse, aquile nere.
Renzo
Montagnoli
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