I
quattro maestri
di
Vito Mancuso
Edizioni
Garzanti
Saggistica
Pagg.
528
ISBN
9788811814641
Prezzo
Euro 19,00
Il
risveglio della coscienza
Socrate,
Buddha, Confucio, Gesù Cristo, quattro protagonisti della
storia dell’umanità, le cui vite sono avvolte in un
alone mistico, senza certezze se non quelle del loro pensiero
rivoluzionario, una traccia indelebile con la cui scia ancor oggi
dobbiamo confrontarci, consapevoli di una grandezza che nel tempo mai
viene meno.
Con
questo libro Vito Mancuso si è prefissato di esporre con
razionalità il pensiero di questi quattro grandi maestri della
filosofia e della spiritualità, in un compendio che prevede
raffronti onde poter discernere su ciò che li accomuna e ciò
che li differenzia. Spiegare tutto ciò in modo abbastanza
semplice è un compito indubbiamente arduo, ma poiché
l’autore si è sempre imposto di comunicare nel modo più
accessibile a tutti, pur con qualche parte su cui occorre soffermarsi
a ponderare, è possibile dire che anche questa volta è
riuscito nell’intento. I quattro personaggi non sono certo
delle comparse e oltre tutto sono vissuti in epoche diverse, il che
se da un lato può semplificare il discorso, dall’altro
lo complica quando si tratta di correlare.
Il
primo è Socrate, l’educatore, un ruolo di cui oggi si
sente così tanto il bisogno, perché educare è
ancor più importante di istruire, è insegnare a trovare
in noi quel grande spazio vuoto che siamo soliti chiamare libertà.
Il
secondo è Buddha, il medico, un grande dalla capacità
profonda dell’analisi e che osservò come tutti soffrano,
anche chi in apparenza è forte. Questa sofferenza è
oggetto del suo studio e cerca di comprenderne le ragioni.
Il
terzo è Confucio, un politico, di natura ottimistica, visto
che era convinto della naturale bontà e rettitudine degli
esseri umani ed è per questo che al concetto di individuo si
sostituisce gradualmente quello di comunità, un procedere
insieme nel comune interesse.
Ultimo
cronologicamente, ma non come importanza, è Gesù
Cristo, il profeta il cui messaggio non è quello del
Cristianesimo, che lui non fondò, perché era ebreo e
così voleva restare, mentre ciò che noi chiamiamo
cristianesimo è successivo e inizia con San Paolo. Gesù
guardava al futuro, all’avvento del Regno dei Cieli, mentre il
cristianesimo si vota al passato, con la morte e la resurrezione del
Cristo. Gesù preannunciò un mondo di equità, di
fratellanza e di giustizia, un mondo senza egoismi, senza cattiverie,
presenti invece nella realtà del suo tempo e purtroppo anche
oggi. Ancora non è arrivato il Regno di Dio, ma non deve
tramontare la speranza di giungere a un mondo migliore e questo
grazie agli insostituibili insegnamenti di questi quattro maestri,
alla loro capacità, se ascoltati, di far emergere in noi ciò
che ignoriamo di possedere, cioè la coscienza morale, che per
la sua forza, ove coltivata, potremmo definire il quinto maestro.
Indubbiamente
lo studio di Mancuso ha portato a evidenziare quelli che lui ritiene
i grandi maestri, a cui forse potrebbero aggiungersene altri, perché
in fondo chi con il pensiero ha lasciato una traccia, ha contribuito
a un accrescimento del nostro modo di concepire l’esistenza,
può essere definito un personaggio decisivo per la storia
dell’intera umanità.
Vito
Mancuso, teologo
italiano, docente di Teologia moderna e contemporanea presso la
Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute
San Raffaele di Milano.
Al
centro del suo lavoro sta la costruzione di una teologia laica, nel
senso di un rigoroso discorso su Dio, tale da poter sussistere di
fronte alla filosofia e alla scienza.
Mancuso
è al centro di aspre polemiche per la presunta incompatibilità
di alcune sue tesi con il nucleo teologico-dogmatico tradizionale
della fede cristiana.
Mancuso
si è pronunciato a favore della contraccezione "per
prevenire la tragedia dell'aborto".
Ha
pubblicato, tra gli altri, Il
dolore innocente (2002), Per
amore (2005), L'anima
e il suo destino (2007), La
vita autentica (2009), Obbedienza
e libertà (2012). Insieme
a Corrado Augias ha scritto Disputa
su Dio e dintorni (2009),
e insieme a Eugenio Scalfari Conversazioni
con Carlo Maria Martini (2012).
Il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania
nel 2011 (Essential
of Catholic bRadicalism. An Introduction to the Lay of Theology of
Vito Mancuso). Per
Garzanti ha pubblicato Io
e Dio. Una guida per perplessi (2011), Il
principio passione (2013), Io
amo. Piccola filosofia dell'amore (2014), Questa
vita (2015), Dio
e il suo destino (2015), Il
coraggio di essere liberi (2016)
e Il
bisogno di pensare (2017).
Assieme ad Elido Fazi è direttore della collana dedicata a
un'interpretazione laica della spiritualità pubblicata da
Fazi, Campo dei fiori. Dal 2009 collabora con la «Repubblica».
Con
Garzanti ha pubblicato La
forza di essere migliori (2019), Il
coraggio e la paura (2020)
e I
quattro maestri (2020).
Renzo
Montagnoli
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