Quando
le montagne cantano
di
Phan Que Mai Nguyen
Editrice
Nord
Narrativa
Pagg.
384
ISBN
9788842933526
Prezzo
Euro 18,00
Profumo
d’oriente e di pulito
Quando
leggo un libro trovo inconfondibile il profumo della carta, ma in
questo caso il mio olfatto è stato colpito anche da una
fragranza di legno di sandalo, da un effluvio di spezie del lontano
oriente, una miscela penetrante, ma nulla al confronto di un aroma di
pulito, di un bucato in cui la massaia di un tempo ha profuso le sue
forze ricorrendo al sapone di Marsiglia. E’ un intreccio di
buoni sentimenti che scaturiscono da queste pagine, di amori, anche
di odi, comunque di tutto ciò che è parte della vita di
una famiglia, di generazione in generazione, uno splendido affresco
che contemplo con gioia e con il timore di non riuscire a esprimere
quanto elevato sia il mio grado di soddisfazione. Qualcuno, leggendo,
potrà anche non essere d’accordo, ma credo che converrà
su un punto: si può narrare dell’esistenza in tanti
modi, ma in uno così discreto, e pur preciso, sommesso, ma
affascinante, è cosa assai rara.
In
breve è la storia che Dieu Lan narra alla nipote Huong, per
infonderle fiducia, nel momento più tenebroso e orribile della
guerra del Vietnam, allorché gli americani bombardano Hanoi. E
questa nonna, che si piega, ma non si spezza al vento delle tragedie
che costellano la sua esistenza, narra della vita della loro
famiglia, dall’epoca del dominio francese, all’occupazione
giapponese, dal ritorno dei francesi e alla loro cacciata, alla
divisione del Vietnam in due stati, alla lunga e crudele guerra che
vede il Nord, soggetto alla spietata dittatura comunista, contro il
Sud, corrotto e appoggiata dalla più grande potenza terrestre.
Come travagliata è la storia di questo paese, travagliata è
la vita di Dieu Lan, che conoscerà l’amore e il dolore,
la ricchezza e la miseria, le sofferenze e le gioie. Se tante sono le
pagine in cui predomina la crudeltà della guerra o la durezza
del regime comunista, ce ne sono altrettante che sono un canto alla
vita, in cui i sentimenti sono espressi con naturale pudore e in cui
è presente una salvifica vena poetica. Per quanto le vicende
possano far apparire Dieu Lan come un’eroina, l’autentica
impressione che si ritrae è che siano esistite moltissime Dieu
Lan, donne combattenti per salvare la propria famiglia, mai dome,
anche nei momenti più bui.
Particolarmente
toccante è sapere che in ogni casa c’è un piccolo
altare, con cui si venerano i familiari defunti, come avveniva in
epoca romana con i lari, a testimonianza dell’alto valore
riconosciuto alla famiglia e dell’importanza di non trascurare,
anzi di ricordare le proprie radici, come fa Dieu Lan con la nipote
Huong. E poi il romanzo è impregnato di una filosofia che
forse è tipicamente orientale, ma che mi sento di condividere
e che è riassumibile nella spiegazione che la nonna dà
alla nipote del perché intende parlarle della storia della
famiglia; Dieu Lan dice: “Mia
adorata nipote, non fare quell’espressione sconvolta. Comprendi
perché ho deciso di raccontarti della nostra famiglia? Se le
nostre storie sopravvivono, noi non moriremo, neanche quando i nostri
corpi non saranno più su questa Terra.”.Una
vita possibile dopo la morte se si resta nel ricordo di qualcuno fa
apparire ciascun membro di una famiglia come un anello indissolubile
di una lunga catena che è fatta di nascite e morti, ma che è
anche una traccia evidente di quanto siamo stati, mai inutili e
sempre necessari.
Lo
stile è snello, ma assolutamente non povero, anzi elegante e
se proprio voglio trovare un difetto, di cui però non ha colpa
l’autore al suo primo romanzo, è la confusione che si
può fare con i tanti personaggi, ma non perché non
siano ben descritti e identificabili, ma perché i nomi
vietnamiti sono lontani dai nostri, spesso composti da tre
incomprensibili parole.
Quando
le montagne cantano
è un romanzo che resta nel cuore ed è, a mio giudizio,
notevolmente bello.
Phan
Que Mai Nguyen
(1973),
giornalista
e poetessa, è nata in Vietnam, dove ha lavorato per anni come
venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è trasferita
all'estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di
dedicarsi all'analisi degli effetti a lungo termine della guerra e
successivamente di lavorare per diverse organizzazioni
internazionali. Nel 2021, Nord pubblica il suo romanzo
d'esordio Quando
le montagne cantano,
una saga familiare ambientata che ha come sfondo il Vietnam del
Novecento.
Renzo
Montagnoli
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