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  Recensioni  »  Briciole, di Manola Di Tullio, edito da Tabula Fati 31/05/2023
 

Briciole

di Manola Di Tullio

Presentazione di Giulio Biagi

Edizioni Tabula Fati

Poesia

Pagg. 80

ISBN 9791259881793

Prezzo Euro 10,00



Approccio soddisfacente




Leggo nella biobibliografia che Manola Di Tullio ha pubblicato esclusivamente racconti, in parte editi "a solo", in parte in raccolte antologiche con altri autori. Questo dato è importante per sapere se sia la prima volta che ha dato alle stampe delle poesie e se è la prima volta, come dai dati sembrerebbe, ci troviamo di fronte a un esordio, da esaminare con maggiore attenzione e anche con più comprensione. Ciò premesso, questa silloge, dall´accattivante titolo "Briciole", presenta caratteristiche di eterogeneità, nel senso che i temi svolti sono plurimi, il che può essere un elemento che dovrebbe aiutare nell´effettuare questa prima valutazione. Si va infatti da liriche in cui prevale l´aspetto emotivo a quelle che sono pacate e a volte amare riflessioni sugli aspetti dell´esistenza. E´ così che ci imbattiamo in versi come questi: "C´è una lunga strada dai tuoi occhi al cielo. / Fremito e lucore. / Bolle di parole evanescenti / lasciano tracce di emozioni / e corrono / dal cuore all´infinito e oltre"; ma anche come questi: "Son finite le parole , / slittate sull´asfalto / frenate dalla noia. / Ingoiate, bloccate, ignorate / mai dette, mai pensate, mai nate.".

Eterogeneità, ho scritto all´inizio, e trova puntuale conferma, come se i versi fossero frutto - e probabilmente lo sono - di sensazioni ed emozioni nate in epoche diverse, non ricercate, totalmente spontanee. Questo per quanto concerne i contenuti, ma per quanto riguarda la forma, la struttura, cosa si può dire? Credo che volutamente non ci sia la ricerca della semplicità di espressione, ma le poesie, senza arrivare a essere del tutto criptiche, non sono immediatamente comprensibili, e questo è anche un bene, perché così il lettore è costretto a soffermarsi per le opportune riflessioni. C´è anche una ricerca degli effetti per così dire speciali: "Ho visto nascere il vetro. / Sabbia, fuoco, meraviglia. / Disordine che splende / incurante degli ordini perfetti.". Poche parole ed ecco come si fa il vetro e io mi sarei fermato a "meraviglia", perché i due versi successivi, per quanto ne comprenda il significato, sembrano appesi alla struttura. E a proposito della struttura, qui mi sembra che la poetessa debba lavorare un po´, perché è sovente disomogenea, con un ritmo disuguale e in pratica poco armonica. Niente comunque di irrimediabile, tanto che sono convinto che con un po´ più di applicazione e l´acquisizione di una maggior esperienza anche questo importante aspetto dovrebbe diventare ottimale.

Secondo la mia opinione, in questa raccolta ci sono quindi elementi positivi, per i contenuti, mentre ci sono aspetti che sono senz´altro da migliorare, compito che ritengo assolutamente non improbo .

Quindi la strada intrapresa sembra già soddisfacente in questo primo percorso, sta all´autore renderla migliore nei giorni a venire.




Manola Di Tullio è nata a Pescara nel 1972. Vive e lavora a Montesilvano come assistente amministrativo in un istituto comprensivo. La scrittura è per lei una cura per l´anima. Ha pubblicato tre racconti brevi per NarrAgenda (Delmiglio Editore, Verona) e una "dedica" nella raccolta Cronache di un tempo senza tempo (Tabula fati, Chieti 2020). Ha partecipato con racconti alle antologie a cura di Silva Ganzitti Metti un pomeriggio d´estate agli Stati Generali (Tabula fati, Chieti 2021) e Metti un pomeriggio d´estate agli Stati Generali 2 (Tabula fati, Chieti 2023).



Renzo Montagnoli


 
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