Oblio
e perdono
di
Robert Harris
Arnoldo
Mondadori Edtore S.p.A.
Narrativa
Pagg.
444
ISBN
9788804749837
Prezzo
Euro 22,00
Caccia
implacabile
Dalla
penna dell´autore di Fatherland, un bellissimo romanzo
distopico da cui è stato tratto l´omonimo film di grande successo
mirabilmente interpretato da Rutger Hauer, è uscito questo libro che
mi ha letteralmente avvinto dalla prima all´ultima pagina. Corre
l´anno 1660 e in Inghilterra ritorna la monarchia dopo gli undici
anni della repubblica di Oliver Cromwell, repubblica nata con la
condanna a morte eseguita per decapitazione di Re Carlo I Stuart, a
cui ora è subentrato il figlio Carlo II che vuole un taglio netto
con il passato, perseguitando i ribelli e dando in particolare la
caccia a quelli che hanno sottoscritto la sentenza grazie alla quale
il padre è stato giustiziato. E´ così che vengono rintracciati
quasi tutti i firmatari, che vengono poi condannati a morte, ma c´è
chi riesce a fuggire, in particolare Edward Whalley e suo genero
William Goffe. Non si nascondono in Inghilterra, ma riescono a
salpare per l´America e ad arrivare là nelle nuove colonie. Sulle
loro tracce il governo mette Richard Nayler, un autentico mastino,
grato per l´incarico anche perché in tal modo conta di
concretizzare una vendetta personale. I due uomini, seguaci del
puritanesimo, per quanto aiutati dai confratelli, conducono una vita
errabonda, fatta di paure e senza prospettive. Non vado oltre, perché
se dovessi raccontare tutto farei un dispetto a chi intende leggere
il romanzo e poi anche perché, per quanto dovessi cercare di essere
succinto, finirei comunque per essere eccessivamente prolisso,
circostanza certamente non idonea per una piacevole lettura a video.
Preferisco
invece soffermarmi sui pregi dell´opera e sull´unico difetto, che
lascio per ultimo.
La
caccia all´uomo che intraprende Nayler e che durerà una ventina
d´anni impone al romanzo un ritmo incalzante, con l´inevitabile
desiderio del lettore di sapere le mosse successive; l´atmosfera
non manca, anzi è ricreata in modo pregevole, con questi due uomini
che sono in fuga senza concrete speranze di cambiare la loro sorte,
in una tensione che a tratti sgomenta. Anche l´ambientazione è
resa benissimo, con la descrizione del mondo dei puritani, della vita
nelle nuove colonie, con i contatti non sempre pacifici con i nativi.
Pur
senza dilungarsi nella descrizione della fisionomia dei protagonisti
(i due uomini in fuga e il loro cacciatore) l´autore riesce a
ricreare l´aspetto di questi uomini, che varia mano a mano che
passano gli anni, in un susseguirsi di eventi di cui progressivamente
diventiamo partecipi.
La
vicenda è veramente riuscita (Harris, in una nota iniziale, premette
che è la libera ricostruzione di una storia vera, cioè la ricerca
dei regicidi e in particolare di Edward Whalley e William Goffe,
personaggi esistiti veramente e oggetto della caccia di Richard
Nayler, protagonista che invece è del tutto inventato; i fatti, le
date e i luoghi sono poi quelli in cui si è svolta questa caccia
implacabile). Insomma, siamo in presenza di un romanzo storico basato
su fatti realmente accaduti e forse anche per questo è in grado di
avvincere così tanto. La conclusione poi non è per nulla scontata
ed è la classica ciliegina sulla torta.
E
l´unico difetto? L´unico difetto è che arrivati a pagina 444,
l´ultima del libro, la lettura purtroppo termina, nonostante la
disponibilità a conoscere eventuali ulteriori sviluppi.
Da
leggere.
Robert
Harris (Nottingham, 7 marzo 1957), laureato
alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei
più noti commentatori dell'"Observer" e del "Sunday
Times".
È
diventato famoso in tutto il mondo nel 1992 con Fatherland,
il cui successo lo ha inserito a pieno titolo nel ristretto gruppo di
autori che hanno ridefinito e ampliato i confini del thriller.
Successo confermato
da Enigma (1996), Archangel (1998), Pompei (2003), Imperium (2006), Il
ghostwriter (2007),
da cui è stato tratto un film diretto da Roman
Polanski, Conspirata (2010), L'indice
della paura (2011), L'ufficiale
e la spia (2014), Conclave (2016), Monaco (2018), Il
sonno del mattino (2019).
Prima di dedicarsi interamente alla narrativa ha scritto numerosi
saggi, fra cui una celebre inchiesta sui falsi diari del Führer, I
diari di Hitler (2002).
Tutte le sue opere sono edite in Italia da Mondadori.
Renzo
Montagnoli