Squadristi.
Protagonisti
e tecniche della violenza fascista. 1919-1922
di
Mimmo Franzinelli
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Storia
Pagg.
464
ISBN
9788804529347
Prezzo
Euro 9,80
Tutto
sullo squadrismo
Quando
si parla di fascismo la prima cosa che viene in mente sono le
squadracce di personaggi truci, armati di manganello, pugnale e
qualche volta di pistola e bombe a mano, intente a bastonare gli
oppositori politici e a far ingurgitare loro abbondanti dosi di olio
di ricino. Però, è talmente prevalente la loro turpe fama che
spesso e volentieri si finisce con l´ignorare la loro storia, i
motivi per cui sono nate, gli scopi e il loro utilizzo per
l´affermazione politica di Mussolini e del fascismo.
Per
chi vuol sapere di più su questi "bravi"
mussoliniani basta leggere Squadristi,
un saggio storico del sempre eccellente Mimmo Franzinelli. Dato che
l´opera, come d´abitudine accompagnata dall´indicazione delle
fonti, è lunga ben 464 pagine non intendo assolutamente scriverne un
riassunto che, oltre tutto, non potrebbe essere breve, ma mi limiterò
a evidenziarne la struttura e le caratteristiche.
Al
riguardo il periodo preso in considerazione è quello in cui appunto
si manifestarono queste squadre d´azione, costituite da nuclei di
attivisti chiaramente nazionalisti volti a osteggiare gli avversari
politici, ricorrendo alla forza, non di rado arrivando anche ad
uccidere. Sorte nel 1919 furono il braccio armato del fascismo,
perseguitando dapprima i socialisti e, dopo la scissione di Livorno,
anche i comunisti; ne furono vittime peraltro anche democratici di
tendenze diverse e addirittura dei sacerdoti.
Franzinelli
non è uno storico superficiale e la sua analisi del fenomeno è
particolarmente profonda e ben strutturata perché, per comprendere
le origini, parte dalle ispirazioni che animarono i futuristi e dalle
insoddisfazioni di certi fegatacci, come molti ex arditi. Inoltre
esamina il fenomeno non solo relativo alle città, ma anche alle
campagne in cui non pochi proprietari terrieri foraggiarono il
fascismo, vedendo nel movimento e nelle squadre d´azione l´unica
risorsa per combattere con successo una sinistra divisa e in parte
ispirata al marxismo sovietico. Lo stato liberale, dapprima
equidistante, vide tuttavia nell´estrema destra la garanzia per la
sua esistenza e fece una scelta precisa, la stessa che consentirà a
Mussolini di arrivare al potere con una marcia puramente
dimostrativa. Un ampio capitolo poi è dedicato alle stragi compiute
dalle squadre d´azione, quali il massacro di Roccastrada avvenuto
il 24 luglio 1921, quando a seguito dell´uccisione dello squadrista
grossetano Ivo Saletti, al termine di una spedizione punitiva proprio
a Roccastrada, vennero per ritorsione uccisi una decina di contadini
e furono date alle fiamme una ventina di case del paese. Non potevano
poi mancare pagine della marcia su Roma, che tuttavia non pose fine
alle intimidazioni e alle violenze fasciste, e al riguardo basti
pensare all´omicidio di Giacomo Matteotti. Di particolare
interesse, poi, in conclusione sono la cronologia delle violenze
politiche (1919-1922) e il dizionario biografico del fascismo, con
quest´ultimo che riporta i nominativi, con tanto di cronistoria
soprattutto delle loro gesta, di squadristi particolarmente attivi,
il tutto completato da fotografie dell´epoca in tema.
La
lettura è estremamente interessante, l´analisi di Franzinelli,
equilibrata, è molto approfondita e in grado di rendere edotti di
questo tragico fenomeno. Di conseguenza, Squadristi
è un altro lavoro dello storico bresciano meritevole di attenzione.
Mimmo
Franzinelli (Cedegolo,
1954) studioso del fascismo e dell´Italia repubblicana, componente
del comitato scientifico dell'Istituto Nazionale per la Storia del
Movimento di Liberazione "Ferruccio Pari", è autore di
numerosi libri, fra cui: per Bollati Boringhieri, I
tentacoli dell´Ovra (1999,
premio Viareggio 2000), Rock
& servizi segreti (2010)
e Autopsia
di un falso. I Diari di Mussolini e la manipolazione della
storia (2011);
per Mondadori, L´amnistia
Togliatti (2006), Il
delitto Rosselli (2007), Beneduce.
Il finanziere di Mussolini,
con Marco Magnani (2009), Il
Piano Solo (2010), Il
prigioniero di Salò (2012), Tortura (2018);
per Rizzoli, La
sottile linea nera (2008).
Con Feltrinelli ha pubblicato: La
Provincia e l´Impero. Il giudizio americano sull´Italia di
Berlusconi,
con Alessandro Giacone (2011), Delatori.
Spie e confidenti anonimi: l´arma segreta del regime fascista (UE
2012), Il
Giro d'Italia. Dai pionieri agli anni d'oro (Feltrinelli,
2013), - per gli Annali della Fondazione Feltrinelli - Il
riformismo alla prova. Il primo governo Moro nei documenti e nelle
parole dei protagonisti (ottobre 1963-agosto 1964),
con Alessandro Giacone (2013) e Fascismo
anno zero (Mondadori
2019).
Renzo
Montagnoli