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  Recensioni  »  I delitti della salina, di Francesco Abate, edito da Einaudi 11/12/2023
 

I delitti della salina

di Francesco Abate

Edizioni Einaudi

Narrativa

Pagg. 296

ISBN 9788806212827

Prezzo Euro 18,00



Decisamente mediocre



Molti credono che sia facile scrivere un romanzo giallo, ma non è così; a parte che già è difficile scrivere bene, i fondamenti di un poliziesco (il delitto, le indagini, la soluzione del caso) devono essere ben studiati per non incorrere in esiti (leggasi scoperta del colpevole o dei colpevoli) campati in aria. Da un po´ di tempo poi c´è l´abitudine dei narratori di scrivere romanzi dove la trama gialla è solo un pretesto, una sorta di impalcatura intorno alla quale parlare di ben altro, ma se in tal caso la vicenda poliziesca può anche essere esile, tuttavia deve presentare aspetti di logicità. Inoltre, predominante è la ricerca di un protagonista che risulti azzeccato, gradito al pubblico dei lettori.

Francesco Abate, quando ha scritto I delitti delle saline, deve aver tenuto a mente agli inizi questi aspetti fondamentali, ma poi, complice una struttura "pericolante", li ha persi per strada. Eppure l´ambientazione particolare in una città come Cagliari agli inizi del secolo scorso, una protagonista femminile, Clara Simon, una mezzosangue, in quanto figlia di una cinese, morta nel darla alla luce, e di un capitano sardo, disperso nel corso della rivolta dei boxer, una donna indomita che brama fare la giornalista, nonostante gli ostacoli posti da una società maschilista, la scomparsa di tanti poveri bambini, degli sciuscià, sono tutti elementi che facevano ben sperare. Vero è che il ritmo, peraltro discontinuo, risulta anche troppo blando, ma mano mano andavo avanti con la lettura mi sono incuriosito non poco di queste misteriose sparizioni, con due piccoli che saranno ritrovati cadaveri, peraltro di morte non violenta.

Giunto a metà, però, ho cominciato a insospettirmi, perché l´autore si è messo a tirare un po´ troppo la corda, e mi sono detto che speravo solo che non finisse tutto in una bolla di sapone.

Finalmente nelle ultime pagine si è arrivati alla soluzione, ma purtroppo, come si suol dire, è cascato l´asino. In un combattimento con contrabbandieri realizzato in modo ben poco interessante si è innestata una vicenda da diabolico dottor Mabuse, con lo scienziato pazzo che ha modo di mostrare la sua follia in un ambiente che ricorda i film horror.

Insomma, la conclusione non solo non sta in piedi, ma è mal realizzata.

Forse Francesco Abate sarà anche capace di scrivere un poliziesco, ma questa volta ha toppato alla grande.



Francesco Abate (Cagliari, 17 maggio 1964) è giornalista professionista per l'«Unione Sarda» e DJ nei club dell'isola col nome di Frisco. Come scrittore pubblica nel 1998 Mister Dabolina il suo primo romanzo, edito da Castelvecchi. Nel 2003 pubblica Il cattivo cronista edito dal Maestrale. Nel 1999 vince il premio Solinas con il soggetto Ultima di campionato, che verrà pubblicato sotto forma di romanzo nel 2004, edito dal Maestrale.
Nel 2006 pubblica il quarto romanzo solista: Getsemani per Frassinelli-Il Maestrale e inizia la collaborazione con Massimo Carlotto pubblicando Catfish. Nel 2007 pubblica Il cattivo cronista (Il Maestrale), e insieme a Massimo Carlotto Mi fido di te (Einaudi). Nello stesso anno escono i libri I ragazzi di città e Mister Dabolina remix, mentre nel 2008 il suo sesto romanzo solista Così si dice. Nel 2009, insieme a Massimo Carlotto, pubblica L'albero dei microchip e nel 2010, con Saverio Mastrofranco, Chiedo scusa. Pubblica poi Un posto anche per me (Einaudi 2013) e Mia madre e altre catastrofi (Einaudi 2016). È fra gli autori dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014). Il corregidor (Piemme 2017, con Carlo A. Melis Costa) è il suo primo romanzo storico. Nel 2018 ha pubblicato, sempre per Einaudi, Torpedone Trapianti.


Renzo Montagnoli

 
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