L'armadio della vergogna
di Franco Giustolisi
Nutrimenti
Edizioni
Saggio
storico
Pagg. 306
ISBN:
9788888389189
Prezzo:
€ 18,00
Colgo l'occasione della bella trasmissione su Rai3 in
prima serata del 2 settembre 2007, condotta in modo egregio da Lucarelli, per parlare di questo libro di cui più volte si
accennato nel corso dell' esauriente svolgimento di
questo argomento, dove la prima vergogna è di chi ha commesso crimini di inaudita
ferocia e la seconda, altrettanto grave, è di coloro che hanno imboscato tutta
la documentazione di tali misfatti, onde evitare di rinviare a giudizio i
colpevoli. Si è parlato di ragion di stato, di opportunità politica, ma resta
il fatto che nessuna giustificazione, dico nessuna, può trovare fondamento quando si tratta di punire chi si è macchiato di
infamie contro l'umanità.
Fra il 1943 e il 1945 decine di migliaia di civili
furono vittime di stragi orrende compiute dai nazisti e dai fascisti in tutta
l'Italia. Nei mesi che seguirono la Liberazione furono individuati molti dei
colpevoli e a loro carico si aprirono procedimenti penali. Dal 1947, però,
ignoti hanno messo tutto a tacere, rinchiudendo in un armadio della Procura
generale militare ben 695 fascicoli; e non fu una dimenticanza, ma un atto
voluto. Dal 1994 la Procura
ha riaperto i processi a carico degli ormai pochi superstiti che, al termine
dei procedimenti, benché riconosciuti colpevoli e condannati a lunghe pene
detentive, sono rimasti in libertà, avendo tutti già
superato gli ottant'anni di età.
Franco Giustolisi, che ha portato alla luce
l'esistenza di questo armadio della vergogna, tratteggia nel volume in modo
inequivocabile l'intera vicenda dell'insabbiamento delle prove e ricostruisce,
sulla base dei documenti e delle indagini a suo tempo esperite, quelle stragi,
infami per efferatezza e crudeltà.
La commissione parlamentare d'inchiesta, indetta per stabilire i colpevoli di
questa criminale decisione di lasciare impuniti i crimini di guerra, ha
concluso lo scorso anno i lavori con una duplice relazione, una di maggioranza
tendente ad escludere dalla colpa i politici dell'epoca e una di minoranza, che
invece ne ha ribadito il coinvolgimento. In buona sostanza le cose hanno finito
per rimanere come erano, nel pieno rispetto di un disegno volto al
raggiungimento di questo scellerato fine, che non ammette scusanti.
E' un libro che dovrebbe essere diffuso anche nelle scuole, affinché i giovani
sappiano dell'orrore che ha caratterizzato la storia del nostro paese negli
ultimi anni di guerra e che traggano le dovute considerazioni dal comportamento
di una certa classe politica che ha cercato di nascondere la verità alla
giustizia per così tanti anni.
Franco Giustolisi, giornalista, è inviato
speciale dal 1960: ha lavorato per Paese Sera, Il Giorno, la Rai
(Tv Sette) e attualmente scrive per L'Espresso. Ha scritto con
Pier Vittorio Buffa, Al di là di quelle mura (Rizzoli,
1984) e con Pier Vittorio Buffa e Alberto Franceschini,
Mara, Renato e io. Storia dei fondatori delle BR (Mondadori,
1988). Nel 2003 ha
partecipato al volume collettivo Tra storia e memoria. 12 agosto 1944: la
strage di Sant'Anna di Stazzema,
edito da Carocci. Dal 1996 conduce la sua battaglia
per far luce sull'Armadio della vergogna. In questi anni è stato uno dei più
attivi promotori delle diverse iniziative a favore della costituzione della
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi nazifasciste.
Per questo motivo, il 12 dicembre del 2001 gli è stata conferita la cittadinanza
onoraria di Stazzema.