Stirpe
selvaggia
di
Eraldo Baldini
Edizioni
Einaudi
Narrativa
Pagg.
298
ISBN
9788806225926
Prezzo
Euro 18,00
Una
indistruttibile amicizia
Stirpe
selvaggia è la storia di un´amicizia fra tre bambini
coetanei di nove anni, Mariano, Rachele e Amerigo, quest´ultimo
concepito in America nel corso di un fugace rapporto della madre con
Buffalo Bill; sullo sfondo ci sono i boschi dell´Appennino
bolognese, carichi di leggende che li rendono esseri animati,
ammantando il tutto di un alone magico. La trama inizia nel lontano
1906 e finisce nel novembre del 1944, un arco di tempo di particolare
rilievo nella prima metà dello scorso secolo. Il paesino dove vivono
i tre bimbi, San Sebastiano in Alpe, è popolato da personaggi
indimenticabili e ricorda un po´ la Macondo di Gabriel García
Márquez, sebbene in veste italiana e per certi aspetti migliore di
quella uscita dalla penna del narratore colombiano.
In
mezzo secolo, con la presenza di due guerre, c´è molto da
raccontare anche riguardo a quel piccolo borgo montano, ma
soprattutto c´è il grande valore dell´amicizia, capace di
superare tutte le difficoltà, tanto che anche quando le circostanze,
gli eventi separeranno i tre ragazzi, ormai diventati adulti, loro
sapranno poi ritrovarsi, suggellando con un atto di eroismo quel
lontano sentimento che li ha sempre accomunati.
In
298 pagine Baldini dice tanto, parla di un Italia in itinere, un
paese che non ha ancora trovato la sua via da percorrere unito, un
popolo con le accentuate differenze sociali che portano
inevitabilmente a dei disordini; poi c´è la tragedia della Grande
Guerra, da cui Amerigo, ormai chiamato Bill in virtù del padre, che
peraltro non l´ha riconosciuto, e Mariano, entrambi arditi,
torneranno, per quanto feriti, con il secondo addirittura privato del
braccio sinistro. I giorni e gli anni corrono e se Bill è sempre in
cerca di giustizia, il che finirà per metterlo nei guai, Mariano
coglierà l´opportunità offerta dall´iscrizione al partito
fascista.
Benché
divisi politicamente resteranno sempre amici, pronti ad aiutarsi come
accadrà nel novembre del 1944 in un finale di grande pathos, ma il
pathos non è solo lì, l´emozione è dietro l´angolo in ogni
pagina, con le poetiche descrizioni della natura, con i personaggi
che ricordano i folletti, come il mingherlino Ercole e la gigantesca
moglie Cristofora, oppure come l´albino Giovanni, un campionario di
varia umanità che tiene sospesa la narrazione fra realtà e
fantasia, un difficile equilibrio che però non viene mai meno.
E´
bravo Eraldo Baldini, ha una scrittura pregevole, esauriente senza
che si trasformi in pignoleria, con un ritmo costante che chissà
perché mi ricorda quello dei valzer, e forse è così, perché in
fondo il romanzo sancisce la fine di un´epoca, chiamata Belle
Epoque, felice per pochi, perché i proletari vivevano sempre alla
giornata. Prima c´è stata la Grande Guerra, poi il fascismo, poi
la seconda guerra mondiale, tutto in nemmeno cinquant´anni, tutto
che cambia, tranne una indistruttibile amicizia fra tre coetanei
cresciuti insieme, tre protagonisti sicuramente indimenticabili.
Stirpe
selvaggia è un capolavoro.
Eraldo
Baldini
(Russi, 21 dicembre 1952)
Scrittore
noir, si specializza in Antropologia culturale ed Etnografia, nei
suoi romanzi ha saputo coniugare "gotico rurale", noir e horror
in una vena originale. Inizia a scrivere saggi in questo settore
e approda alla narrativa negli anni '90. Nel 1991 vince il Myfest di
Cattolica con il racconto Re
carnevale.
Scrive una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: L'estate
strana (edizioni
EL, 1997) e Le
porte del tempo (Disney
Avventura, 2001).
La
notorietà arriva con il romanzo Mal'aria (Frassinelli
1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il
prestigioso premio "Fregene". Tra i suoi libri
ricordiamo Come
il lupo (Einaudi,
2006) con cui ha vinto il premio "Predazzo"
2006; Melma (Edizioni
Ambiente, 2007), Quell'estate
di sangue e di luna (Einaudi
2008), L´uomo
nero e la bicicletta blu (Einaudi
2011), Gotico
rurale (Einaudi
2012), Nevicava
sangue (Einaudi
2013), Stirpe
selvaggio (Einaudi
2016), La
palude dei fuochi erranti (Rizzoli
2019). Per Fernandel nel 2015 ha pubblicato la raccolta di
racconti umoristici Fra
l'Adriatico e il West.
Renzo
Montagnoli