Con
la lucerna accesa.
Vita
e assassinio del maestro mantovano Anselmo Cessi (1877-1926)
di
Giovanni Telò
Arcari
Editore
Biografia
Pagg.
192
Prezzo
Euro 20,00
Una
vittima del fascismo
E´
con la copertina di questo libro che si presenta il maestro Anselmo
Cessi, in una fotografia di classe, la sua classe, i suoi alunni
delle elementari, maestro di insegnamento, ma anche maestro di vita,
perché mai si piegò, nonostante la dittatura imperante, quel
fascismo che non sopportava chi pensava diversamente al punto di
bastonarlo, di rinchiuderlo, o peggio ancora di assassinarlo. Maestro
di vita lo è stato anche con la sua morte , ucciso vilmente dai
"bravi" dell´epoca, e anche questo fu un delitto che restò
impunito, e non poteva essere diversamente, perché l´autorità che
governava l´Italia ne è stata, anche direttamente, il mandante, e
quindi mai avrebbe potuto sconfessare se stessa.
Anselmo
Cessi nacque a Castel Goffredo, in provincia di Mantova, il´8
novembre 1877 e divenne, come la madre, maestro di scuola elementare.
Nel 1906 si sposò e dall´unione con Erminia Schinelli, pure lei
maestra, videro la luce sette figli, di cui cinque morirono da
piccoli. Oltre all´attività di insegnante si impegnò anche
politicamente, sia pure a livello locale, dapprima come iscritto del
partito democratico-cristiano e successivamente nel Partito Popolare
di Don Sturzo, ricoprendo vari incarichi. All´avvento del fascismo
lo contrastò da subito democraticamente, auspicando sempre la
tolleranza e il reciproco rispetto, ma quell´uomo con i baffi, quel
maestro così battagliero nel difendere la libertà agli occhi di
qualcuno divenne indigesto e con i metodi spicci della marmaglia lo
misero a tacere. Fu la sera del 19 settembre 1926, mentre tornava a
casa con la seconda moglie (la prima era deceduta) fu assalito da due
uomini che lo presero a bastonate; ma non bastava e infatti uno dei
due gli sparò un colpo, uno solo, purtroppo mortale.
Giovanni
Telò, pure lui nativo di Castel Goffredo, avvalendosi di un´ampia
documentazione, ne ha scritto la biografia, evidenziando il carattere
e l´indubbia fede religiosa, con uno stile snello, scorrevole,
quasi fosse una narrazione. Non si ferma però alla data della morte,
ma va oltre con la ricerca dei responsabili, grazie anche alla
testimonianza della vedova. Così furono portati alla sbarra Achille
Nodari, il podestà, Enrico Bresciani, capomanipolo della Milizia, e
Umberto Vescovi, dipendente della Federazione Provinciale del Partito
Fascista. Le prove testimoniali quindi non mancavano, ma l´esito
del giudizio era scontato in partenza con la piena assoluzione degli
imputati.
Benché
si tratti di un personaggio strettamente legato al suo territorio, il
fatto stesso di essere annoverato fra i martirizzati dal fascismo lo
rende già di per sé meritevole di essere conosciuto. Se poi si
considera la sua azione, se si tiene presente la figura integerrima e
si hanno presenti i suoi ideali, chiara emerge la nobiltà di questo
umile maestro di campagna, un uomo libero che amava la libertà anche
per gli altri.
Il
libro, che merita senz´altro di essere letto, si avvale anche delle
presentazioni di Egidio Caporello, vescovo di Mantova, di Mario
Beruffi, sindaco di Castel Goffredo, di Filippo Cerini, presidente
della Banca di Credito cooperativo di Castel Goffredo, di Neva
Campanini, presidente dell´Associazione italiana maestri cattolici
- Sezione di Mantova e della prefazione di Giorgio Runi, docente di
Storia contemporanea all´Università degli Studi di Milano.
L´opera,
corredata da fotografie d´epoca e dalle indicazioni delle
indispensabili fonti, è senz´altro meritevole di lettura.
Giovanni
Telò,
nato a Castel Goffredo (Mantova) nel 1954, è sacerdote e parroco
della diocesi di Mantova. Laureato in Scienze politiche, giornalista
dal 1978, ha svolto l'attività pubblicistica presso alcuni
giornali e riviste a Mantova, Milano e Roma. Dal 1996 al 2007 è
stato vicedirettore del settimanale diocesano La
Cittadella (Mantova).
Studioso di storia della Chiesa nell'età contemporanea, ha
pubblicato diversi studi, tra cui Chiesa
e fascismo in una provincia rossa. Mantova 1919-1928; Con
la lucerna accesa. Vita e assassinio del maestro mantovano Anselmo
Cessi (1877-1926); I
cattolici mantovani tra guerra e Resistenza (1940-1945).
Collabora con l'Istituto mantovano di Storia contemporanea, anche
come componente del Consiglio direttivo.
Renzo
Montagnoli