Testamento
Breve
(poesie)
di Pasquale Mesolella
Prefazione di Armando Saveriano
Pentalinea Editore
Poesia - raccolta
Pagg. 106
ISBN: 888685542-7
Prezzo: € 10,00
Testamento Breve è una silloge di due
raccolte: Il dolore di sempre (1968-2000) e Ed
è subito giorno (2001-2007).
Di conseguenza il periodo di tempo in
cui sono state create queste poesie è piuttosto ampio (quasi otto lustri) e, se
da un lato consente di verificare un progressivo e costante affinamento dello
stile, dall'altro comporta che le opere più lontane restino un po' sotto tono
rispetto alle più recenti.
La mia non vuol essere
un'osservazione negativa, anzi tende a chiarire i motivi per cui si possono
rilevare difformità evidenti, per esempio, fra la pur valida Le mie amiche sconosciute e la più compiuta Autunno.
Al di là di questa breve,
ma necessaria premessa, tesa a giustificare un'assenza di uniformità fra
le opere esposte, l'esame della silloge si presta a molte considerazioni.
Mi sembra evidente una semplicità
stilistica che, anche per i temi trattati, non costituisce un limite, ma anzi
finisce con il diventare un elemento caratteristico che accompagna sempre, con
piacevolezza, la lettura.
Molto spazio è dedicato alla memoria,
a quel tratto di vita vissuta che è sempre elemento caro ai poeti che in questo
modo possono avvalersi di esperienze smussate, quasi sfumate dal tempo.
Così le emozioni, anche dolorose,
giungono ovattate e si prestano a essere meglio veicolate sulla carta, dove si
riflettono in toni più blandi, propri di una sofferenza ormai metabolizzata,
come ne Il
dolore di sempre, oppure nella
tenera Se dovessi morire stanotte.
Il linguaggio appare nella prima
raccolta più dimesso e l'impressione è che la spontaneità dell'estro creativo
abbia costituito la caratteristica privilegiata.
La seconda, invece, assai più
recente, ha anche maggiori pretese, tanto che prende il titolo da una delle
poesie (Ed è subito giorno),
parafrasando, in parte, quello della più conosciuta Ed è subito sera, di Salvatore Quasimodo.
Del resto il ricorso a spunti da
opere di autori noti non manca, come nel caso di A mia figlia, che richiama po' Alla mia bambina di Umberto Saba; nulla che possa lasciar supporre
un influsso determinante, ma certo è che le ultime poesie risentono
maggiormente delle letture fatte dall'autore.
Peraltro, la costruzione più
articolata del verso non è a discapito di quella parvenza di spontaneità che
offre alla poesia quella freschezza tale da renderla senza età, e questo è un
merito non da poco, perché in un autore in cui la ricercatezza formale non è
determinante, resta proprio quella semplicità a imprimere una caratteristica
dominante che ne connota, positivamente, tutta la produzione.
Quindi i sentimenti e le emozioni sono
esposte con il rigore della semplicità, un risultato di tutto rispetto, come
anche testimoniato dalla assai riuscita Testamento
Breve, che dà il titolo all'intera
silloge.
Testamento
breve (a mio figlio) ( Di me/ ti lascio nulla / che ti possa /
liberamente vendere / all'effimero mercato / delle vanità./ Nulla ti lascio /
che ti faccia inorgoglire / di essere unico / grande / diverso. / Solo / ti
lascio / un barlume / di speranza / che t'illumini / la mente, / una segreta
traccia / di sofferenza / che ti faccia ricordare / ogni tanto / di essere
uomo.)
Pasquale Mesolella è nato a Teano il 18 gennaio 1949.
Dopo aver frequentato le scuole medie e superiori in alcuni istituti religiosi
della Campania, ha seguito i corsi di diritto presso la facoltà di
giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli. Ha lavorato per alcuni
anni a Milano e poi a Prato in un Ente pubblico dove esercita l'attività di
funzionario. Vive, con la moglie e i due figli, a Prato, in Toscana. Con le
raccolte di poesie inedite “Parole al vento ”, “Canti d'amore”, “Frammenti”, “Electa”, ha partecipato a diversi concorsi, segnalandosi
per il suo vivo e intenso sentimento poetico. Il suo primo esordio editoriale è
del 2004 con un carme dal titolo “Carme alla mia terra”, a ricordo della sua
città natale, Teano, in provincia di Caserta. Con la casa Editrice Bastogi, ha pubblicato nel 2005 la raccolta di poesie dal
titolo “Tornerò a riprendermi il sole”, e nel 2006 un'interessante raccolta di
detti e racconti popolari dal titolo “Cose della mia terra”.