Il senso del dolore
L'inverno del commissario Ricciardi
di Maurizio de Giovanni
Fandango Libri
Narrativa romanzo giallo
Pagg. 247
ISBN: 9788860440730
Prezzo: € 10,00
Ci sono romanzi gialli e romanzi gialli
e in particolare ce n'è uno che, prendendo a pretesto una trama che prevede un
delitto e la classica ricerca del colpevole, si rivela opera di elevato
livello, con una descrizione memorabile dell'atmosfera dominante nel ventennio.
Maurizio de Giovanni ci presenta una
Napoli crepuscolare, quasi tenebrosa, con una immediatezza tale da far pensare
che lui sia vissuto in quel periodo e invece all'epoca era ben lungi dal
nascere.
Più che la vicenda, contano le
caratterizzazioni dei personaggi, le descrizioni dei luoghi, gli istinti
amorosi, traboccanti, oppure pudici, quasi timorosi.
La rappresentazione al Teatro San
Carlo, per esempio, è raccontata nello stato emotivo di uno che l'ha vissuta,
come se quella Cavalleria rusticana fosse stata rappresentata il giorno prima,
con l'autore seduto in uno dei primi posti e al tempo stesso assente quel tanto
da far avvertire solo una discreta presenza.
E' un gioco di equilibri, dove de
Giovanni è il funambolo che si esibisce su una corda con straordinaria abilità:
un'accentuazione della caratteristica del commissario Ricciardi nel vedere i
morti nel loro ultimo atto di vita, avvertendone il dolore del distacco, e
tutto il romanzo potrebbe precipitare in un banale horror, o, addirittura,
franare fra le risate dei lettori.
E invece no, questo proprio non
accade, perché l'autore nel commissario identifica un'umanità tradita, un
essere che riassume in sé tutti i dolori del mondo, sotto un apparente distacco
che cela invece un uomo che, senza pretendere di giudicare, colloca la
giustizia in una sfera asettica, non dimenticando tuttavia che ci sono vittime
e vittime, e colpevoli e colpevoli.
E' quasi un automa Ricciardi e si
muove fra gli ostacoli dell'indagine puntando sempre e solo sulla ricerca della
verità, ma il Ricciardi uomo, in un mondo di prede e predatori, incappucciato
nel cielo di piombo di un regime dispotico, riesce anche a sperare, grazie a un
rapporto d'amore muto, mai dichiarato, ma intenso, due finestre una davanti
all'altra e due cuori che battono e che sognano, separati solo da una via e da
quel dolore che lui si porta dentro e che non può rendere partecipe ad altri.
Vento gelido, imposte che sbattono,
carta che svolazza, bambini a piedi nudi che si rincorrono, cadaveri agli
angoli di strade che ripetono le loro ultime parole a un commissario che,
stringendo i denti, lotta ogni giorno, ogni ora per cercare una verità che non
è solo quella del crimine, ma è anche lo stato di abulia, di abbandono e, al
tempo stesso, di opprimente torpore di un regime che si avvia allo sfacelo.
E' un romanzo molto bello, che fa
riflettere e che ti resta dentro.
Maurizio de Giovanni è nato
nel 1958 a
Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005, con il racconto "I vivi e i
morti", protagonista il commissario Ricciardi, vince il premio nazionale
Tiro Rapido per giallisti esordienti. Il senso del dolore è il suo primo
romanzo, pubblicato nel 2006 con il titolo Le lacrime del pagliaccio,
ora rivisto e aggiornato per Fandango Libri. È anche il primo di una serie
dedicata alle stagioni del commissario Ricciardi, di cui Fandango Libri
pubblicherà i prossimi tre titoli.