Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Recensioni  »  Nella brezza del tramonto, di Viola Di Muzio, edito da Tabula Fati 04/02/2009
 

Nella brezza del tramonto

di Viola Di Muzio

Presentazione di Marco Tabellione

Copertina di Giuseppe Torchi

Edizioni Tabula Fati

www.edizionitabulafati.it

Poesia silloge

Pagg. 108

ISBN: 9788874751563

Prezzo: € 8,00

 

Se la poesia è anche la rappresentazione di sensazioni rivenienti da un afflato con la natura, Viola Di Muzio ha saputo cogliere questo aspetto con il ricorso prevalente a immagini elegiache, per lo più in funzione di metafora, ma che donano ai suoi versi un'eleganza sobria e spontanea  che lascia in chi legge una traccia di sereno appagamento.

Sono visioni aggraziate che richiamano alla memoria tempi andati, in cui l'uomo ancora riusciva a stupirsi di fronte alle bellezze del creato, accompagnando la sua emozione a una dolce malinconia, premessa indispensabile per pervenire a quella beatitudine dell'anima che è propria della serenità ( Nascerà un altro giorno / e dalle ceneri risorgeranno / nuovi sogni. / Sboccerà un'altra primavera / e nell'aria si respirerà / profumo di mimose / e di mandorli in fiore. /…).

Divisa in tre sezioni, l'opera affronta, come tematiche, l'assenza  (E' il calar della sera…/ Seduta sul pontile cerco te, / padre negato…/…), l'amore (Amo te / come il cielo ama la terra, / il bimbo il seno materno. /…) e l'assoluto ( Con la pelle baciata / dall'azzurro del cielo / come farfalla vola il mio pensiero / sui rigogliosi monti, / ove fra le rocce splendenti di ginestre / nacque una Stella. /…).

Vibranti, ma senza enfasi, sgorgano naturali i versi diffondendosi in punta di piedi, quasi timidi, ma gioiosamente liberi di mostrare un animo incline alla meraviglia per la natura, al ricordo commosso di cari scomparsi, a un amore che è sentimento allo stato puro, trasporto affettivo, desiderio di cuori.

Poesia che in apparenza può sembrare anche semplice con significati immediatamente comprensibili, ma che cela intenzioni più profonde da cogliersi con successive riletture, perché sotto il naturale velo di pudore battono concetti dell'esistenza che impreziosiscono ulteriormente l'opera.

Ne consiglio senz'altro la lettura.

 

 

Viola Di Muzio è nata a Chieti, ma vive ed opera a Pescara da lungo tempo. Con le sue poesie è apparsa in diverse riviste culturali e in numerose antologie. Ha vinto molti premi letterari Nazionali ed Internazionali, fra i quali: Concorso Letterario “R. Pellicciotta” (Perano CH, 2001); Concorso Letterario Europeo (Piediluco TR, 2002); Premio Internazionale “Victor Hugo” (Luco dei Marsi AQ, 2002); Concorso Internazionale “La Torre d'Argento” (Castelnuovo di Farfa RI, 2002); Concorso Nazionale “Il Ceppo d'Oro” (Sulmona AQ, 2003) e il Concorso Internazionale Poetico Musicale (Basilea, Svizzera, 2003).
     Ha pubblicato cinque sillogi poetiche: Amare l'amore (Solfanelli, Chieti 1994), Nostalgie (Europa, Pescara 1996), Sinfonia di sogni (Tabula fati, Chieti 2000), Trionfi di luce (Tabula fati, Chieti 2004) e Arcobaleni di luci (Tabula fati, Chieti 2006).

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014071426 »