A
ciascuno il suo
di Leonardo Sciascia
Adelphi Edizioni
Narrativa romanzo
Collana Gli Adelphi
Pagg. 151
ISBN: 9788845915147
Prezzo: € 8,00
Un giallo di raffinata
costruzione che tuttavia non è un giallo o almeno, come tale, è del tutto atipico: questo è il
bellissimo romanzo di Sciascia A ciascuno
il suo.
Del resto Italo Calvino,
in una lettera a Sciascia del novembre del 1965, scriveva: “ Ho letto il tuo giallo che non è un giallo,
con la passione con cui si leggono i gialli, e in più il divertimento di vedere
come il giallo viene smontato, anzi come viene dimostrata l'impossibilità del
romanzo giallo nell'ambiente siciliano”.
La vicenda è di quelle
che appassionano il lettore per arrivare alla soluzione, ma le descrizioni dei
personaggi, delle atmosfere, degli ambienti è prioritaria, quasi che Sciascia
volesse far sapere che in un simile contesto tutto ciò che avviene non è per
caso e rientra in una normalità dettata dalla sempre presente associazione
mafiosa.
La trama, con l'investigatore
improvvisato, questo professor Laurana che ha un
vizio mortale per il luogo dove vive, cioè la curiosità, è peraltro avvincente,
ma ripeto che quel che conta è lo sfondo, con la vita di piccola provincia, il
circolo dei notabili, la connivenza, magari obbligata, con le attività di
malaffare.
Ne esce un quadro di una
Sicilia racchiusa in uno schema di ordinaria struttura malavitosa tale da
considerarla normale, in una rarefatta atmosfera di consapevole impossibilità
di cambiare le cose.
L'abilità narrativa di
Sciascia si conferma anche in questo romanzo, con una realtà che ci viene
rappresentata nella sua autentica e ambigua consistenza, ricorrendo ad
allusioni, a parole dette e non dette, a personaggi descritti magistralmente.
Lo sfondo è costituito
appunto dalla precisa analisi dell'animo siciliano, dalla naturale presenza
della vita e della morte, dal radicato concetto dell'indissolubilità della
proprietà e dalle pulsioni erotiche, che prorompono diventando piacevoli sensi
di colpa.
Il professor Laurana ha il torto di essere vittima di un sistema che non
può perdonargli la difformità a uno schema precostituito e immutabile nel
tempo, sebbene lui non abbia l'intenzione di scardinarlo.
Del resto l'affermazione
che chiude il romanzo, per bocca del parroco di Sant'Anna, un prete con poca
vocazione, dimostra inequivocabilmente che il pragmatismo può arrivare in un
simile ambiente all'assurdo di considerare del tutto normale, perché ormai
consolidato, il castello di connivenze, anche solo omertose, con il potere
mafioso.
Infatti, alla confidenza
che si appresta a fare con tutte le dovute cautele il commendator Zerillo e relativa alla figura del professor Laurana, il sacerdote risponde secco, a troncare la
discussione: ”Era un cretino.”
A ciascuno il suo è un romanzo di tale
qualità che ne ritengo indispensabile la lettura.
Leonardo
Sciascia (Racalmuto,
8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989). E' stato autore di saggi e
romanzi, fra cui: Il giorno della civetta
(Einaudi, 1961), A ciascuno il suo
(Einaudi, 1966), Todo modo (Einaudi, 1974), La scomparsa di Majorana
(Einaudi, 1975), Candido, ovvero un sogno
fatto in Sicilia (Einaudi, 1977), Il
cavaliere e la morte (Adelphi, 1988), Una storia semplice (Adelphi,
1989).