Briciole
d'eternità
di Fabrizio Manini
Introduzione dell'autore
Prefazione di Franco Manescalchi
Edizioni Polistampa Firenze
www.polistampa.com
Poesia silloge
Pagg. 64
Prezzo: € 9,30
Quando ho ricevuto questo
libro, unitamente all'ultimo “Tentazioni”,
ho provato come un brivido, perché mi sono trovato fra le mani,
contemporaneamente, la prima e la più recente raccolta di poesie di Manini.
E' un po' come se avessi
avuto davanti un neonato e un adulto, e a proposito di nascite occorre
precisare che questo Briciole d'eternità
è uscito dalla tipografia nel lontano 1997, cioè dodici anni fa.
In tutto questo tempo
sono seguiti altri volumi, da Ballate
di vita di morte e d'amore a Voglio
che dio mi mostri il suo volto, da Grigie
distese fino a Tentazioni, una
produzione di tutto rispetto considerata anche l'età dell'autore.
Ma l'emozione, che poi
era la causa del brivido, derivava da altro, quasi dal desiderio di scoprire archeopoeticamente
gli inizi di un'artista di cui conoscevo tutte le opere, meno la prima; insomma
l'autore di questa silloge non mi è sconosciuto, ma la curiosità di sapere come
scriveva alle origini giustifica ampiamente l'interesse con cui mi sono
accostato a questo libro.
Forse volevo cercare
conferme, forse mi interessava vedere l'avvio di una evoluzione
artistica ancora ben lontana dall'esser conclusa, o meglio ancora cercavo il
tassello mancante, quella molla che ha dato origine a una complessa arte
poetica; e come ci si emoziona per la nascita di un bimbo, la stessa cosa
avviene per quella di un poeta di cui già si apprezzano le qualità.
SERA
La notte di un cielo blu
solcato da nere nuvole
di squarci di morte
per la vita di chiunque
beva il suo velenoso sangue,
e una pallida luna beffarda
all'orizzonte.
Questa è la prima della
silloge e ha fugato ogni timore, perché rientra pienamente, anzi dà l'avvio a
quel percorso che Manini, volume dopo volume, ha
approfondito e che nell'ultimo “Tentazioni”
ha saputo ancor più esplicitare, in quella ricerca di sé, in quella
introspezione, volta a cercare il perché dell'esistenza; fra tanti elementi di quest'ultima già
in questa poesia delinea come interlocutore inconscio quello che è certo in
ogni essere umano: la morte.
E' presente pure quella
malinconia di fondo che caratterizza tutta la produzione di Manini
e che in taluni casi sfocia in una consapevole tristezza, come in Indifferenza (Niente / è per l'uomo angosciato / il dolore dell'umanità / sofferente;
/ nulla / è per l'umanità angosciata / il dolore dell'uomo / che soffre.).
A prima vista sembrerebbe emergere un cinico pragmatismo, ma invece in questo
autore c'è una naturale attitudine a portare su di sé il dolore dell'uomo, in
quanto tale, e quindi dell'intera umanità, una sofferenza di vivere frutto di
un pensiero non nichilista, ma dalla rassegnata constatazione che a noi è
imposto vivere come protagonisti di un piano che non ci è dato di modificare,
nemmeno sapendo perché esistiamo, ferma l'unica certezza della fine.
Lo stile è un po' diverso
dall'attuale, circostanza del tutto naturale, ma già si nota l'impostazione nel
verso libero di periodi brevi, di poche sillabe, quasi che ci fosse anche la
sofferta pudica ritrosia di mettere nero su bianco le idee, come in Ferite ( Verdi altipiani / corrono / nell'azzurro del cielo, / ma una lama / non
lascia fuggire / la loro speranza.).
Non so se questo volume
sia facilmente reperibile, anche se figura ancora in catalogo (al riguardo
andate sul sito dell'editore), ma se lo trovate prendetelo al volo e il perché
lo capirete leggendolo, ma altrettanto importante, secondo me, è che facciate
il confronto con l'ultimo, con quel “Tentazioni”
che, a mio avviso, è un'opera di grande pregio.
Fabrizio Manini è collaboratore de Il Foglio Letterario dal 2001. All'interno
delle Edizioni Il Foglio è direttore della collana Autori Contemporanei Poesia.
Ha pubblicato Briciole d'eternità
(Edizioni Polistampa, 1997), Ballate di vita di morte e d'amore (Edizioni Il Foglio, 2002), Voglio che dio mi mostri il suo volto
(Edizioni Il Foglio, 2004), Grigie
distese (Edizioni Il Foglio, 2005), Tentazioni
(Edizioni Il Foglio, 2009). Suoi racconti e sue monografie si trovano sui siti www.arteinsieme.net e www.lankelot.eu
A cura
di Renzo Montagnoli