Ginnastica d'epoca
fredda
di Sergio Sozi
Posftazione di Gianfranco Franchi
Nota storica a cura di Gianclaudio de Angelini
Edizioni Historica
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Collana saggi
Narrativa racconto
Saggio letterario
Pagg: 95
ISBN: 9788890357251
Prezzo: € 10,00
Strano libro, questo,
quasi un ibrido, composto com'è da un racconto breve e da un saggio letterario,
un insieme che normalmente potrebbe stonare , ma che
nel caso specifico offre un risultato pregevole, risultando entrambi i pezzi
due autentici gioiellini.
Comincio dal racconto, né
breve, né lungo, oserei dire il giusto, proprio perché non c'è nulla di troppo,
né si notano assenze nel discorso, condotto in un italiano ormai raro, forbito
senza essere lezioso, scorrevole senza essere impetuoso.
La vicenda in sé è
grottesca, perché il
protagonista, Poliorcete Visentini, dove l'etimologia
greca del nome significa assaltatore di città, è l'oggetto di una diabolica
scommessa delle autorità italiane e jugoslave (siamo negli anni cinquanta), un
gioco infame a cui il personaggio si sottrarrà in un finale esemplare,
rivendicando la propria dignità di uomo.
In queste righe, oltre a
essere presente tutta l'assurdità della politica, viene evidenziato il ruolo di
suddito di qualsiasi cittadino, merce di scambio, individuo da dominare,
oggetto in pratica di giochi di potere.
E' questa prospettiva che
dona universalità a un racconto che sembrerebbe agli inizi limitato solo al fenomeno
contingente delle persecuzioni subite nel dopoguerra dagli italiani nei
territori dell'Istria e della Dalmazia.
Sozi sembra dirci che quello che accadde in
un certo buio periodo potrebbe accadere nuovamente, anzi accade sempre,
continuamente entro e oltre ogni confine. E riguardo ai confini pare evidente
che siano solo frutto di un calcolo umano, perché Poliorcete,
anche se sta di là, sempre italiano resta e la sua
casa, la sua famiglia sono un'isola di italianità, perché non è possibile
negare le origini, se non rinunciando alla propria dignità.
In questa doppia chiave
di lettura il racconto finisce con l'assurgere a uno stupendo canto di libertà.
Per quanto concerne il
saggio (La Letteratura degli
Italiani di Istria, Quarnaro e Dalmazia – un breve sguardo) presenta la
caratteristica di essere abbastanza breve, eppure esauriente.
Con un'osservazione che
parte dal XXIII secolo per arrivare al XX, Sozi
fornisce un quadro di quanti, residenti in quelle terre geograficamente italiane
da sempre, ma politicamente fino alla fine XVIII secolo, nonché per il breve
periodo successivo che va dal 1919 al 1945, hanno lasciato segno in campo
letterario, ovviamente scrivendo nella nostra lingua.
Sono molti di più di
quanto si possa pensare, segno di una vitalità culturale di tutto riguardo e
presente ancor oggi in territori che ormai da tempo non sono Italia,
ma Slovenia e Croazia.
La mano di Sozi sa essere leggera, tracciando dei vari autori non tanto una descrizione didascalica, ma evidenziando il
significato della loro opera rapportato al tempo in cui vissero.
La lettura così si
presenta agevole e consente di fare un progressivo punto della situazione,
insomma di avere delle idee un po' più chiare su quello che è stata la
produzione letteraria in quei territori.
Mi sembra superfluo
aggiungere che Ginnastica d'epoca fredda è sicuramente raccomandabile.
Sergio Sozi è nato a Roma nel 1965
ed è vissuto nel perugino dal 1969 al 2000, anno in cui si è trasferito prima a
Capodistria e poi a Lubiana (Slovenia), dove attualmente vive e lavora come
insegnante d'italiano, giornalista culturale, scrittore e traduttore
dall'inglese, il francese e lo sloveno. Pubblica di cultura dal 1989 su
quotidiani (L'Unità, 10 DIECI diretto da Ivan Zazzaroni,
Il Giornale dell'Umbria), blog, siti e riviste cartacei e telematici e nel 1995 ha fondato e diretto
il trimestrale culturale nazionale ''I Polissènidi''.
Il suo primo libro fu la raccolta poetica ''Oggetti volanti'' (Perugia 2000,
segnalato dal Premio Sandro Penna 1999), seguito da ''Il maniaco e altri
racconti'' (Roma 2007, racconto eponimo segnalato dal Concorso Scritture di
Frontiera).
Il racconto ''Ginnastica
d'epoca fredda'', prima di essere pubblicato in Italia da Historica
Edizioni, è stato segnalato e antologizzato in Croazia nel 2008 a cura del Premio
Fulvio Tomizza – Lapis Histriae.
Il suo prossimo libro sarà il romanzo ''Il menú'',
che uscirà dopo l'estate del 2009 per l'editore Castelvecchi.
Renzo
Montagnoli