Ofelia e la Luna di Paglia
di Antonio Messina
Prefazione di David Frati
Postfazione di Marina Monego
Edizioni Il Foglio Letterario
www.ilfoglioletterario.it
ilfoglio@infol.it
Narrativa romanzo
Pagg. 160
ISBN: 9788876062193
Prezzo: € 12,00
In noi c'è sempre un modo
fantastico in cui rifugiarci per trovare sollievo alle difficoltà della vita
reale. E' ciò che vorremmo che fosse e che purtroppo non è mai. E questo è
appunto il problema di Nina, una creatrice di videogiochi, prostrata moralmente
per la scomparsa del padre. Nel suo lavoro è molto brava, è una delle migliori
e quando le viene offerto di collaborare alla realizzazione di un nuovo
avveniristico videogame accetta con entusiasmo e non solo per il cospicuo
ingaggio. In questa realtà virtuale mette tutto quel mondo che avverte dentro
di sé e in particolare allestisce un livello del gioco in cui c'è una figura
che ricorda tanto quella paterna.
Non vado oltre nel
parlare della trama per non togliere il piacere ai lettori di assaporare la
bellezza di questo romanzo. Aggiungo solo che a un certo punto Nina entrerà in
quella realtà virtuale, fatta da un arcipelago di incredibile bellezza, da una
luna di paglia che sembra bagnarsi ogni notte nel mare e da personaggi, frutto
della sua creatività, talmente perfetti da avere un'anima.
Credo che Messina con
questo testo sia giunto alla sublimazione del fantastico, permeando visioni
oniriche di pura poesia, avvincendo il lettore non solo con una trama
incalzante e complessa, ma ponendogli, indirettamente, delle domande su quel
che è la vita per ognuno di noi.
Il reale si confonde con
il virtuale, l'impressione che si ricava è che gli uomini in fondo siano solo i
protagonisti di una rappresentazione a cui ognuno partecipa secondo il ruolo
assegnato dagli dei.
In un fantastico
caleidoscopio di immagini, dove i sentimenti tuttavia non vengono mai a
mancare, tutto scorre su piani paralleli, che a volte si sovvertono, si incrociano,
determinando la nostra maggiore o minore razionalità.
E' un viaggio nel sogno,
dove tutto è sempre possibile, anche che nulla sia accaduto realmente e nemmeno
virtualmente, in un tripudio di sensazioni che finiscono con il portare ad
accettare il proprio ruolo.
Sono 160 pagine, cioè
nemmeno poche, ma una volta iniziato il libro non riesci a staccartene; e così
riemerge poco a poco il mondo interiore di ciascuno di noi che va sempre più
somigliando, nella prosecuzione della lettura, a quello del video game, un'oasi
di serenità, di pace, con i pescatori che all'alba iniziano la loro giornata,
con il Palazzo delle Sorgenti Prossime al Nulla, con la Spiaggia degli Spiriti
Vagabondi, con quella Luna di Paglia dal sempre più enigmatico sorriso.
Ho sempre apprezzato la
fantascienza filosofica di Antonio Messina, lamentando solo una certa sua
complessità, ma in Ofelia e la Luna di Paglia tutto scorre
dolcemente come un fiume, senza intoppi, tutto è facilmente comprensibile,
ferma restando la
straordinaria capacità dell'autore di condurci a profonde riflessioni sulla
vita.
Come penso avrete capito
ci troviamo di fronte a un autentico capolavoro.
Antonio Messina nasce nel 1958 a Partanna, in provincia di Trapani. Vive a Padova. E'
poeta e narratore.
Pubblicazioni:
L'assurdo respiro delle cose tremule (L'Autore Libri Firenze, 2003), La memoria dell'acqua (Edizioni Il Foglio Letterario, 2006), Le vele di Astrabat
(Edizioni Il Foglio Letterario, 2007), Dissolvenze
(Edizioni Il Foglio Letterario, 2008), Ofelia e la luna di
paglia (Il Foglio Letterario, 2009).
Renzo
Montagnoli