La luna al traguardo
del bosco
di Franco Seculin
Immagini di Otello Fabri
Edizioni Sabinae
www.edizionisabinae.com
Poesia silloge
Pagg. 58
ISBN: 9788896105214
Prezzo: € 12,00
I versi possono essere
detti, anche gridati, ma la forza non sta nel tono, perché in quest'opera di
Franco Seculin sono sussurrati, quasi pudicamente
volessero svelare le emozioni dell'autore che desidera mostrare la sua presenza
senza imporla, che ama comunicare senza pretendere,
un'intima confessione, quasi bisbigliata, il cui ascolto deve essere scevro da
preconcetti e da giudizi, perché il poeta racconta se stesso.
Sono episodi di vita,
ricordi che riaffiorano in un'esistenza assai movimentata che l'ha portato
dalla lontana Eritrea a vagare per l'Italia, vedendo luoghi, conoscendo
persone, una casa ogni volta, un riadattamento continuo in una serie di
esperienze che inevitabilmente si riflettono nella sua poesia che affronta i
temi sempre determinanti dell'amore e della morte. Eros e Thanatos sono il
contrappeso che bilancia la vita, con quella certezza di un termine che solo
l'amore, pur nella sua possibile aleatorietà, può rendere accettabile.
Come un bimbo meravigliato,
ti ho visto aprire una finestra,
per appendere un azzurro nel sole.
….
Notte che vieni silenziosa,
ascolta:
l'uomo che muore ti dice
il saluto.
….
E' un gioco di ombre e di
luci, dove l'amore richiama l'azzurro del cielo e la morte rientra nel buio
della notte, e quindi Eros e Thanatos sono sole e profondo nero, speranza e
passione da un lato, rassegnata comprensione dall'altro.
E a convalidare questa discrasia pochi, chiari e mormorati versi:
Non c'è sole
Per chi non nasce
Libero.
Nella morte
Di ognuno,
Di noi resta il tempo
Delle cose passate.
E il tempo diventa la
misura del vissuto, una serie ininterrotta di eventi che testimoniano che
esistiamo, così che ciò che veramente conta è quanto si è fatto e non ciò che
faremo.
L'amore per Seculin è passione, senza essere follia, è un sentimento
che porta a emozioni contrastanti, a dubbi, a certezze, anche a speranze.
…
Lei.
E' la mantide,
vorace e preziosa,
nascosta in una stella.
Lei.
E' cometa e nemesi, a un tempo.
Per un passato e un futuro.
Incredibili.
Lei è tutto questo, e altro ancora,
ma…non lo sa!
Come in tutte le poesie
che si raccontano, che pacatamente ci parlano delle realtà di una vita, si
avverte un senso di serenità, di quiete dell'animo, che si propaga contagioso
verso dopo verso e, giunti alla fine, non si potrà che apprezzare il silenzio
del non detto e il lieve fremito di vento di quanto invece espresso. E' un
intarsio di speranze e di timori, è un gioco di luci e di ombre come in una
notte di luna in un bosco.
Da leggere, soprattutto
la sera, affinché i sogni ci facciano scivolare dolcemente sulla strada della
vita.
Franco Seculin
Nasce in Eritrea ai tempi
dell'Impero. Dopo l'8 settembre 1943 la sua è stata una vita tutta
un trasloco più o meno concordato, sino al termine degli studi superiori
al liceo classico e al conseguimento della laurea in Giurisprudenza. Per lavoro
ha continuato a girare in lungo e in largo il Bel Paese…da Torino a Bari, da
Milano a Cagliari, da Genova a Napoli, Firenze, Roma e Terni, città
quest'ultima dove ha vissuto momenti importanti della sua vita.
Il giorno più importante della sua vita è stato
l'incontro con la moglie; quello più felice la nascita di sua figlia.
Attualmente risiede con
la famiglia a Cuneo, piccola cittadina del Piemonte. Il suo hobby, ma è quasi
una necessità, è scrivere: racconti, romanzi brevi,
poesie.
Il suo primo “essai” letterario è stata la recensione dei “Racconti
immaginari” di Andrè Maurois.
Renzo Montagnoli