Una
storia semplice
di Leonardo Sciascia
L'Angolo Manzoni Editrice
Narrativa racconto
Collana Corpo 16
Pagg. 80
ISBN: 9788886142274
Prezzo: € 9,30
Il titolo inganna e del resto Sciascia, se non fosse quel grande
scrittore che è per la capacità di analizzare fatti e fenomeni nelle loro mille
sfaccettature, addentrandosi nell'apparenza alla ricerca di una possibile
verità, non avrebbe potuto e voluto scrivere una vicenda gialla, ambientata in
una Sicilia di epoca indeterminata, di assoluta linearità, in cui la vittima è
proprio la persona che è e l'assassino, o meglio i colpevoli, sono quelli che
il lettore attento dei romanzi dell'autore siciliano si attende.
Il racconto, perché trattasi di racconto lungo e non di romanzo, è
invece estremamente complesso. Tutto ciò che a prima vista sembrerebbe di
un'estrema semplicità è invece un gomitolo ingarbugliato, dove personaggi della
giustizia e religiosi sono uniti da un unico filo conduttore che è quello della
criminalità organizzata, insomma di quell'organismo distruttore, frutto di
connivenze e di indifferenze, che è la mafia.
Del resto chi non vede, o meglio chi vede e non parla, riesce ad
avere vita lunga, e così un testimone avrà dei vuoti di memoria del tutto provvidenziali che non gli impediranno tuttavia di
collaborare con la polizia per pervenire alla soluzione di un pluriomicidio, anche per potersi così scagionare, in quanto
lui stesso sospettato, ma che riconosciuto il capobanda, personaggio dalla
doppia vita ed estremamente influente, eviterà di svelarne il nome,
eclissandosi alla svelta, fuggendo da quel mondo di costante tensione in cui
l'onesto finisce con l'essere sempre la vittima.
Veramente indovinati i personaggi, fra i quali emerge per atavico
intuito il brigadiere, in eterno dissidio di classe con il commissario, e il
professor Franzò, che in realtà interpreta il punto
di vista Sciascia in un dialogo di alto livello proprio con il sottufficiale.
Una storia semplice fu pubblicato postumo, dopo la morte
dell'autore, come lasciò scritto anche nelle volontà testamentarie. Ma esso
stesso, cioè questo racconto, è un lascito, quasi un'ammonizione per i posteri
sul lento disgregarsi delle istituzioni corrose dal cancro mafioso, al punto da
diventarne strumento di conservazione fino a esserne esse inglobate.
Come al solito la lettura, più che consigliabile, è vivamente
raccomandabile.
Leonardo
Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 –
Palermo, 20 novembre 1989). E' stato autore di saggi e romanzi, fra cui: Il giorno della civetta (Einaudi, 1961),
A ciascuno il suo (Einaudi, 1966), Il contesto (Einaudi, 1971), Todo modo (Einaudi, 1974), La
scomparsa di Majorana (Einaudi, 1975), I pugnalatori (Einaudi, 1976), Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia
(Einaudi, 1977), Il cavaliere e la morte
(Adelphi, 1988), Una
storia semplice (Adelphi, 1989).
Renzo
Montagnoli