Il racconto
La donna si voltò di scatto, gli
occhi pieni di lacrime, ma brillanti di una luce
fiera, come il suo carattere che accomunava dolcezza e determinazione.
- Non dovevi farmi questo! Come hai potuto,
dopo dieci anni di matrimonio?
Il marito, in un angolo della cucina,
teneva gli occhi bassi e sembrava seguire svogliatamente i disegni delle
mattonelle.
- Parlo con te, Roberto. Hai capito
quel che ti ho chiesto?
E
che gli faccio dire come risposta? Roberto è un tipo un po' chiuso, era sempre
stato innamorato della moglie, ma poi, quasi per caso, si era imbattuto in
quella collega assai più giovane e, inoltre, bella.
Vediamo,
forse è meglio così.
- E' stato un momento di debolezza,
Alma. Ho sbagliato, lo so, ma voglio rimediare e ti assicuro che non si
ripeterà più.
Roberto si avvicinò lentamente alla
ricerca di un bacio sugellatore della fine di una lite, ma Alma, proprio Alma che era stata sempre così mite,
allungò un braccio e gli colpì la guancia sinistra con il dorso della mano.
- Sei ammattita? Guarda che mi hai fatto male, mi hai quasi rotto il labbro.
- E questo è niente, perché un
traditore merita di peggio.
E
adesso che scrivo? Voglio che i due si riappacifichino, siamo sotto Natale e le
storie è quasi d'obbligo che abbiano un lieto fine. Mi
è venuta un'idea.
- Alma, sono un uomo finito, se non
mi ami più, a che pro continuare a vivere. Non mi resta altro che anticipare la
mia fine. - e Roberto corse fuori, scendendo quasi a rotta di collo le scale
del condominio.
Alma restò immobile, appoggiata al
bordo del tavolo.
D'accordo,
ma devo vedere come far rincontrare i due, farli tornare insieme insomma, in un
finale di speranza. Forse ho trovato.
Alma si scosse e si precipitò verso
la porta.
-
No.
Come
no! Io voglio che gli corra dietro, che magari lo offenda, ma che gli faccia
capire che ha bisogno di lui.
-
No, tu sarai l'autore, ma io non voglio fare una figura del genere.
Madonna
mia, sto forse impazzendo? Il personaggio che ho creato mi si ribella, non è
d'accordo con me.
Robe
da non credere, perché evidentemente la mente vacilla, dopo tutta questa
solitudine nella ricerca di scrivere qualche cosa.
-
Senti, bello. E' Alma che ti parla, quella donna che la tua fantasia ha creato,
la stessa che ricorre spesso nei tuoi sogni: alta, bionda, slanciata, dolce, ma determinata. E così vorresti che io diventassi
remissiva, vero?
“No,
Alma, non è questo che voglio, ma ci sono esigenze letterarie che me lo
impongono.”
-
Tu che faresti se fossi tradito da tua moglie?
“Penso
che mi incazzerei, ma poi cercherei di riannodare il
filo allentato di una vita in comune.”
-
Sei troppo buono e forse non sei nemmeno uno
scrittore; devi immaginare una lite furibonda, dove si menano le mani, dove gli
schiaffoni non si negano, dove il traditore dovrebbe essere svergognato di
fronte a tutti. Sai che ti dico? Che Roberto mi ha risparmiato la fatica di
buttarlo fuori.
Alma si sedette a cavalcioni
di una sedia e si accese una sigaretta.
-
No, e poi no! Detesto fumare.
“Va
bene, niente, resta lì in piedi. Mi dispiace però per Roberto che è consapevole
del suo errore e ha cercato di rimediare, ma tu non hai avuto un briciolo di
misericordia.”
-
Caro mio, non si tratta di misericordia, ma di amore e quando quello si spezza
non lo riannodi più.
“
Io un'idea l'avrei: lasciar passare il tempo e poi la notte di Natale lui
ritorna, bussa alla porta, si getta ai tuoi piedi, implora il tuo perdono e tu
gli accarezzi il viso. Avrei un lieto fine e sarei in linea con il buonismo attuale.”
- Un bel melodramma,
non c'è che dire. Potrà piacere ai lettori di bocca buona, a quelli che credono
anche a un asino che vola, ma nella vita non è così. Volevi questo? Sì? Allora
non avresti dovuto descrivermi come una donna determinata, ma come un povero
essere rassegnato e succube.
“Forse
hai ragione, ma questo racconto proprio mi fa schifo e
adesso lo sposto dalla libreria nel celestino.”
-
Fermo! Hai sprecato del tempo, hai creato due esseri con una storia, pretendi
che loro reagiscono in modo diverso da quel che sono; cerca di ragionare,
perché se elimini noi togli qualche cosa a te stesso.
“Va
bene, d'accordo. Si è fatto tardi e vado a letto. Spero che la notte mi porti
consiglio. “
E'
tardi veramente e sono frastornato: una buona dormita non potrà che farmi bene.
Il
giorno dopo…
Ho
dormito bene, ma di idee per il racconto non ne ho più. Adesso accendo il
computer e cancello il file.
Un
attimo solo, perché voglio dare un'occhiata a quel che ho scritto.
Dunque
ero arrivato a “Alma restò immobile, appoggiata al bordo del
tavolo.” Porca
miseria, non lo trovo e non c'è nemmeno più l'uscita di casa di Roberto. Si vede che ho dimenticato di
memorizzare, ma c'è dell'altro che non mi ricordo di aver scritto.
- Sì, Alma, sono un traditore, un
uomo che non merita più niente e che non chiede nemmeno misericordia. Ho
sbagliato e merito di essere punito, ma io ti amo ancora, anzi di più.
La donna restò impassibile
mentre lui si accasciava su una sedia, del tutto affranto.
- Giurami che non la vedrai più?
- Mai più, giuro che fra me e Lycia è
tutto finito e che mai potrà ricominciare.
Alma sembrava soddisfatta, si morse
il labbro inferiore, un tic quello che caratterizzava i momenti delle grandi
decisioni.
- Così va bene, Roberto. Devi sapere,
però, che quel tuo trascurarmi ha comportato una mia progressiva disaffezione. Quell'amore che tu non mi davi più ho dovuto cercarlo
altrove.
Roberto sbarrò gli occhi e proruppe
in un fragoroso: - Puttana!
- E tu puttaniere!
- No, Lycia è ben diversa da te: è
una donna seria, che mai e poi mai mi tradirebbe.
- Davvero? Ne sei sicuro?
- Ci metterei le mani sul fuoco.
Alma prese in mano il telefono e
compose il numero.
- Alma, ma quello è il numero di
Lycia.
La donna non si scompose e quando
l'altra rispose, quasi urlò nel dire: - Ciao, amore. Adesso quel becco di mio
marito sa tutto. Come dici? Ah, come è rimasto?
Guardò l'uomo: una statua di marmo
avrebbe avuto più vita.
- Allora, d'accordo. Ho già fatto la valigia
e vengo a vivere con te. C'è chi voleva una conclusione natalizia e di moda e
l'ha avuta, perché noi vivremo felici e contente. Roberto no? E perché mai no? Mi hai detto che
piace tanto a tuo marito e penso proprio che non resterà solo, perché in fin
dei conti ha solo da abituarsi alla nuova realtà.
Ma
non è questa la conclusione che volevo io?
Adesso
elimino tutto.
Un
attimo, c'è un post scriptum.
So che sei tentato di stracciare il
tutto, ma tu volevi un lieto fine e consono ai tempi, e così io l'ho scritto.
Detto fra noi, ho inventato tutto,
perché adesso siamo in viaggio io e Roberto
nell'immenso mondo della fantasia e forse un giorno ci rincontreremo e ci farai
protagonisti di un'altra storia. In fin dei conti noi non siamo che altre
immagini di te.
Un bacio
Alma.