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  Racconti  »  Narrativa generica  »  Voci di dentro 14/05/2006
 

Passeggiavano lentamente lungo la sponda del lago, senza parlare, il passo stanco e la mente forse altrove. La luce del tramonto illuminava i loro volti, impietosa delineava le rughe intorno agli occhi, sbiancava i già candidi capelli. Arrivarono al pontile dell'imbarcadero e la leggera pendenza li costrinse a fermarsi.

- Ogni giorno che passa aumenta la fatica - disse lui.

- E' l'età - rispose lei.

Ripresero il cammino e quando furono in mezzo al pontile sostarono nuovamente, guardando l'acqua che rifletteva le loro immagini.

- Ricordi? E' stato tanti anni fa, proprio in questo posto che ti ho baciata per la prima volta.

-  Non potrò mai dimenticarlo.

L'acqua, leggermente increspata dalla brezza serale, frammentava le loro immagini, ne dava una visione quasi onirica.

Il ricordo del passato, di quel primo bacio si ravvivava di continuo, aprendo la mente a nuove rimembranze, ai tanti giorni trascorsi insieme, a dolcezze quasi dimenticate, ai sogni realizzati e a quelli infranti, a tenere parole scambiate nei momenti di più intensa passione, a mani strette convulsamente per soffocare insieme gli inevitabili dolori della vita.

Ora, invece, ed ormai da tempo, l'età avanzata aveva attutito le loro sensazioni, aveva ammorbidito la passione, aveva ovattato i dolori; di sogni, poi, non ne erano più nati. Proseguiva un amore fatto di attenzioni e di consapevolezze, di sentimenti consolidati e sempre costanti, frutto di quella intensità di passione che li aveva dapprima avvicinati e poi li aveva uniti.

La parabola del tempo volgeva ormai all'ingiù e di questo ne erano consapevoli: un fatto naturale che li accomunava, accentuando il senso di reciproca mutualità. Spenti gli ardori, erano rimasti intatti e ancor più rafforzati quei sentimenti che venivano solo dal cuore.

La guardò intensamente e le disse - Mi piacerebbe darti un bacio.

- Non fare il ridicolo, c'è gente; cosa mai potranno pensare di due vecchi che vogliono fare i giovani?

- Non mi interessa; questo è il posto del nostro primo bacio e lo voglio degnamente ricordare. Gli altri che pensino quello che vogliono, io so solo che questo luogo è per noi sacro e che non mi accontento del semplice ricordo.

Fu un attimo, l'attirò a sé e la baciò.

Due giovanotti che passavano in bicicletta fecero trillare i loro campanelli, un pescatore gettò uno sguardo distratto e mormorò qualche parola inintelleggibile, ma due fidanzati sciolsero il loro abbraccio e, applaudendo, esclamarono:

- Bravi nonni, l'amore non ha età.

Ripresero il loro lento cammino, con passo quasi austero e gli occhi raggianti.

 

 

 
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